La Nuova Sardegna

Oristano

Lunga lista di denunce per il truffatore del web

Lunga lista di denunce per il truffatore del web

Un napoletano di 36 anni è accusato di aver raggirato una donna oristanese Quasi un anno fa non consegnò mai un telefonino pagato 400 euro

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ORISTANO. Una donna oristanese che un anno fa, in prossimità delle festività natalizie, aveva deciso di acquistare on line un cellulare nuovo, era rimasta vittima di una truffa. Ora la polizia è arrivata a individuare il presunto responsabile e ha denunciato N.A., 36enne di Napoli, definito, in una nota della questura, «truffatore seriale».

La signora di Oristano, a due settimane dal Natale 2014, pensa di investire parte della tredicesima in un nuovo acquisto e consulta, per alcuni giorni, i siti dedicati al commercio elettronico. Alla fine trova su E-Bay un'offerta che ritiene particolarmente vantaggiosa. E-Bay è un sito molto utilizzato e affidabile e infatti cosiddetti feedback, le recensioni di altri compratori, sconsigliavano di fare acquisti da quel venditore e il fatto che accettasse solo pagamento in contanti o a mezzo bonifico bancario rappresentava un ulteriore motivo di sospetto.

La signora però decide di fidarsi e di concludere l'acquisto per una cifra di 400 euro. Concluso l’acquisto, il venditore invia una mail all’acquirente in cui lo invita ad effettuare il pagamento sul suo conto corrente bancario ed inviargli via mail copia della ricevuta attestante l’effettuazione del bonifico, precisando che avrebbe poi immediatamente spedito il telefono. Così fa l'acquirente, ma il telefonino non arriva. La donna decide quindi di contattare il venditore. Incassati i soldi, il truffatore per alcuni giorni risponde alle mail, prende tempo, e poi non risponde più alla sua vittima. Cancella l’inserzione e di lui non si ha più traccia. Alla vigilia di Natale la donna presenta denuncia in questura.

«Il lavoro che si è prospettato agli investigatori della Squadra mobile, diretta dal vice questore aggiunto, Dario Mongiovì - spiega una nota della questura -, non è dei più semplici. I truffatori seriali usano nomi di fantasia, conti correnti fittizi, accesi magari con documenti contraffatti. Ci vuole quasi un anno per risalire alla sua identità, ma alla fine, grazie anche alla collaborazione offerta dagli specialisti della locale Sezione di polizia postale e della comunicazione, N.A. viene identificato e denunciato per il reato di truffa».

A carico di N.A. pendono altri 29 processi, per altrettante analoghe truffe, consumate in diverse città d’Italia. «La truffa online può essere considerato il reato del terzo millennio – dice il questore, Francesco di Ruberto – è difficile dare consigli in questo campo perché l’E-commerce è oramai una pratica consolidata. Ci vuole cautela e soprattutto essere certi dell’affidabilità del venditore. I feedback dei precedenti acquirenti sono fondamentali e soprattutto è indispensabile che il venditore accetti pagamenti tramite moneta elettronica. Mai comunicare dati personali sensibili quali numeri di carte di debito o di credito, anche se ricaricabili».

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