La Nuova Sardegna

Oristano

Capodanno alla luce delle lanterne

Capodanno alla luce delle lanterne

Bosa, un’alternativa ai “botti” e un programma suggestivo per cominciare il 2016

31 dicembre 2015
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BOSA. Più che col classico “botto” il Capodanno a Bosa si annuncia a suon di pacifiche e colorate lanterne volanti. Questa la novità della terza edizione del Capodanno in piazza organizzato, dalle 19 del 31 dicembre, nella tensostruttura riscaldata di piazzetta Modoleddu, dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune ed in collaborazione con diversi operatori della ristorazione e dell’accoglienza.

Ci sarà anche la prestigiosa firma artistica dell’action painting di Mariano Chelo, che ravviverà di colorate composizioni al computer, proiettate sulle facciate delle abitazioni e che sarà la cornice tra il Corso e piazza Fontana. Qui, dopo il cenone, i partecipanti si raduneranno per il conto alla rovescia, con all’apice gli auguri di mezzanotte.

«La Pro loco Melkiorre Melis offrirà ai partecipanti al cenone le lanterne volanti, come simbolo di pace e serenità, e buon augurio per il 2016» si legge in un comunicato dell’associazione di promozione turistica. Che rivolge l’invito: “Evitiamo i botti”, in linea anche con l’ordinanza che vieta l’utilizzo di materiale pirotecnico vario firmata anche quest’anno dal sindaco Luigi Mastino. Misura, si legge nel documento, improntata principalmente a garantire la sicurezza dei cittadini, come la tutela del patrimonio storico artistico di Bosa. Uno dei motori dell’economia turistica e fil rouge tematico dell’iniziativa in campo nella città del Temo.

«Chi viene a Bosa vuole sfuggire alla bolgia di altre località, cerca un luogo tranquillo e gioioso dove trascorrere in compagnia l’ultimo dell’anno, e salutare il nuovo con una visita in strutture culturali e museali aperte, che noi garantiremo», rimarca la presidente della Pro Loco, Stefania Crisponi.

Questa la filosofia del Capodanno in piazza a Bosa, e di un primo gennaio dove sarà possibile accedere ai principali beni museali e culturali, che la città offre ai visitatori anche nei mesi invernali. Con l’aggiunta tra il 2015 ed il 2016 di una vera e propria chicca, che da giorni raccoglie ottimi numeri per presenze di visitatori. La mostra del Filet di Bosa realizzata nell’ambito del progetto Manos de Oro al primo piano dello storico Palazzo don Carlos, proprio di fronte a Piazza Fontana. Che ospita vere e proprie installazioni artistiche, con il prezioso ricamo delle donne di Bosa - dai lavori storici a quelli più moderni per figure, la tecnica infatti resta praticamente immutata da secoli - collocate a formare particolari quadri e composizioni. Una difesa della tradizione, ma anche un possibile utilizzo a corredo della moderna moda di qualità, uno degli impegnativi ambiti futuri di possibile rilancio, dal valore anche economico. Un “pacchetto” a quanto pare accattivante, considerato che in diverse strutture dell’accoglienza le prenotazioni verrebbero considerate già più che soddisfacenti. (al.fa.)

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