La Nuova Sardegna

Oristano

Missione a Cagliari per un ripescaggio

Missione a Cagliari per un ripescaggio

Perplessità del Comune sulla bocciatura della Regione per il recupero dell’Unla e dei locali ex Isola

07 gennaio 2016
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ORISTANO. E se ci fosse un errore? Domani qualche componente della giunta comunale sarà a Cagliari per valutare assieme ai dipendenti dell’assessorato agli Enti Locali che l’esclusione dalla graduatoria dei finanziamenti per il recupero e l’utilizzo di edifici della Regione da far gestire ai Comuni sia giustificata. Sia da Oristano che da Mogoro, che assieme si erano candidate ad ottenere i fondi per rimettere a nuovo alcuni stabili dell’ex Isola, l’ente che gestiva la promozione dell’artigianato sardo, sono state avanzate delle perplessità.

La bocciatura è arrivata perché sui locali individuati dalle due amministrazioni avrebbe già messo gli occhi l’Ente Foreste che nel capoluogo vorrebbe insediare il suo quartier generale provinciale e altri uffici scegliendo come sedi quella di via Cagliari all’angolo con via del Porto e quella di via Olbia non appena da essa spariranno amianto e rifiuti. Si tratta quindi di due edifici che la Regione non avrebbe alcun interesse a dismettere e ad affidare al Comune che invece aveva richiesto i fondi per farne dei laboratori artigiani con spazi espositivi.

Diverso invece il discorso per Mogoro. Per la Regione lo stabile individuato dal Comune della Marmilla quale destinatario del finanziamento non è arrivato perché l’edificio individuato per dare vita a una serie di attività legate all’artigianato risulta già in comodato d’uso allo stesso Comune. In municipio sono caduti dalle nuvole perché mai hanno avuto comunicazione di ciò né mai hanno saputo di essere in possesso di questa struttura, per cui si va a Cagliari in cerca di chiarezza.

Un altro capitolo va invece dedicato al Centro Servizi Culturali Unla di via Carpaccio ad Oristano, oggi funzionante solo al primo piano con insormontabili problemi di barriere architettoniche, mentre il piano terra che un tempo ospitava la biblioteca comunale resta chiuso e inutilizzabile per problemi strutturali. Il motivo della bocciatura della richiesta di questo finanziamento è ancora sconosciuto, ma l’assessore ai Lavori Pubblici, Efisio Sanna, non si scompone: «Abbiamo chiesto i fondi anche per questo edificio per mettere le mani avanti dopo che l’assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, aveva preventivato la possibile cessione dei locali dalla Regione al Comune. Siamo comunque in graduatoria e speriamo che questo convinca la Regione a cedere l’edificio». Insomma, se lo stabile non deve essere dismesso si può dire che in questo caso vale il motto decoubertiniano: «L’importante è partecipare». E pazienza se i soldi non arriveranno. (e.c.)

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