La Nuova Sardegna

Oristano

il caso dell’ex isola

Finanziamento negato, l’opposizione attacca

di Michela Cuccu
Finanziamento negato, l’opposizione attacca

ORISTANO. La vicenda si conosce ormai da diversi giorni. È quella della clamorosa bocciatura da parte della Regione di un progetto, presentato dal Comune di Oristano in associazione con quello di...

06 marzo 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La vicenda si conosce ormai da diversi giorni. È quella della clamorosa bocciatura da parte della Regione di un progetto, presentato dal Comune di Oristano in associazione con quello di Mogoro, per la gestione dei locali dell’Ex Isola, attualmente utilizzati dalla cooperativa di ceramisti Cma.

Una interpellanza urgente, con l’obbiettivo di capire esattamente come siano andate le cose, è stata ora rivolta al sindaco, Guido Tendas, e alla Giunta, dai consiglieri comunali di opposizione, Massimiliano Sanna, Mauro Solinas, Antonio Falconi e Adrea Lutzu.

È una questione piuttosto complicata, quella sulla quale sindaco e Giunta dovranno fare chiarezza. L’interpellanza chiede infatti spiegazioni sui motivi che hanno portato all’esclusione dal bando pubblico regionale sul progetto presentato dal Comune di Oristano «viste le discutibili motivazioni», scrivono i firmatari che chiedono anche di sapere «le azioni intraprese dall’amministrazione dopo l’esclusione dal bando a tutela del progetto presentato per la gestione – si legge – di uno spazio fondamentale per la salvaguardia e lo sviluppo dell’artigianato artistico regionale, in particolare, per garantire la produzione e la commercializzazione della ceramica di pregio, giustificando realmente il titolo di Oristano “Città della ceramica”».

L’interpellanza ricostruisce la vicenda della clamorosa bocciatura del progetto Oristano/Mogoro, con il primo piano dell’ex centro pilota assegnato in comodato d’uso all’Ente Foreste, con un contratto, come ha spiegato il Comune di Mogoro, in scadenza ad aprile e dunque non vincolante.

Eppure, proprio per questo aspetto, la Regione ha escluso il progetto dal bando. I firmatari non ci stanno e criticano l’operato della Regione. «Il criterio utilizzato per dichiarare inammissibile il progetto scavalca in maniera discutibile tutta una serie di atti pubblici e delibere regionali che vincolano la struttura all’artigianato artistico», scrivono «ad oggi la struttura fa parte del progetto di istituzione della Rete dei centri per la tradizione artigiana, deliberata dalla stessa Regione il 22 maggio del 2013 – prosegue il documento – mentre all’Ente Foreste la struttura viene assegnata in comodato d’uso per un periodo massimo di 24 mesi. Inoltre la struttura è vincolata all’artigianato artistico da una delibera regionale del 14 aprile 2014».

Nel frattempo l’associazione Artimanos ha presentato un ricorso ed ora i firmatari dell’interpellanza vorrebbero capire «le l’Amministrazione supporterà la loro azione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative