La Nuova Sardegna

ORISTANO. Fatti due calcoli, si scopre quanto gli oristanesi avranno ricevuto multe per un milione e 514mila euro al termine del 2016. Evidentemente non sono molto disciplinati al volante. Non tutti quei soldi però risulteranno effettivamente da pagare, perché la previsione fatta dagli uffici comunali dice che le somme da riscuotere saranno di un milione e duemila euro. Vuol dire che non tutte le multe sono da pagare, perché in qualche caso ha ragione l’automobilista. A questo milione vanno poi tolti 512mila euro. È un’altra previsione ed è quella delle somme non riscosse o non riscosse per tempo, perché non tutti sono solleciti e remissivi nell’effettuare il pagamento.

E allora, fatti altri due calcoli, restano in cassa 501mila euro che il Comune deve spendere secondo delle direttive ben precise. La legge prevede infatti che i soldi delle multe comminati a chi commette violazioni al codice della strada debbano essere utilizzati per spese vincolate. Così di quei 509mila euro, un quarto e cioé 127mila 250 euro verranno destinati a a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica di proprietà comunale.

Un altro quarto della fetta di torta, secondo la suddivisione fatta dal comdante della polizia locale Rinaldo Dettori e poi approvata dalla giunta, sarà invece utilizzato per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni al codice della strada. Per questo è previsto anche l’acquisto di automezzi e attrezzature in dotazione al corpo di polizia locale.

Resta il grosso della torta, esattamente la metà che vale 254mila e 500 euro che andranno direttamente a riempire il salvadanaio dei risparmi da utilizzare per la sicurezza stradale. Serviranno quindi per la manutenzione delle strade, per l’installazione, l’ammodernamento, il potenziamento, la messa a norma e la manutenzione delle barriere. Andranno anche a migliorare la situazione del manto stradale e saranno utilizzati per la redazione di piani urbani della mobilità e per la tutela di tutte quelle categorie spesso dimenticate, ma che sulla strada ci vanno quotidianamente come i bambini, gli anziani, i disabili, i ciclisti e i pedoni.

Ci sarebbe poi da mettere nel conto anche l’aspetto, a volte dimenticato, dell’educazione stradale con corsi da svolgere nelle scuole. Tante voci da mettere nel conto, ma la somma non può certo bastare. Scherzosamente si può dire che se gli oristanesi si impegnassero di più nel prendere multe, per le strade della città si starebbe molto meglio.