La Nuova Sardegna

Oristano

Traffico in piazza Roma, fine della tolleranza zero

di Enrico Carta
Traffico in piazza Roma, fine della tolleranza zero

Sparirà il divieto di fermata, resterà in vigore quello che impedisce il parcheggio E gli automobilisti indisciplinati si riprendono le zone dove non si può sostare

11 giugno 2016
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ORISTANO. Alt, si cambia. La linea dura contro la sosta selvaggia in piazza Roma è durata lo spazio di due settimane, poi si è tornati alle vecchie (non tutte) sane abitudini. Evidentemente gli estremi hanno la meglio sulla via di mezzo in questa vicenda di ordinaria viabilità cittadina. Dopo una quindicina di giorni in cui la tolleranza è stata pari a zero, da qualche giorno la polizia locale, naturalmente ben istruita, sembra essere tornata all’antico e immediatamente anche il branco selvaggio degli automobilisti si è adeguato.

Le proteste degli edicolanti paiono quindi aver fatto breccia, ma le lamentele di Luca Scalas e Cristina Rosano che erano arrivati sino alla porta del sindaco a rappresentare il loro malcontento per gli affari che andavano a picco, riguardavano solo una parte della vicenda. Avevano esclusivamente chiesto che non si impedisse la fermata in piazza Roma e non la sosta. C’è una differenza non di poco conto nel codice della strada. Comunque, dopo i colloqui tra il primo cittadino e il comandante della polizia locale Rinaldo Dettori, tutto sembra tornato all’antico. La fermata non viene più impedita dagli agenti, ma gli indisciplinati oristanesi sembrano essersi già ripresi anche gli spazi che non dovrebbero occupare.

Questione di cultura e di civiltà, ma evidentemente l’ebbrezza di parcheggiare in divieto di sosta e di occupare per lunghissimi periodi, ad esempio, la piazzola di sosta degli autobus del trasporto pubblico urbano o il marciapiede dev’essere un richiamo irresistibile per molti.

Il caso era scoppiato quando il sindaco, non certo in maniera ingiustificata, aveva lamentato il fatto che piazza Roma fosse un po’ il luogo del «Faccio come mi pare» e che la tolleranza su certa maleducazione al volante andasse stroncata una volta per tutte. Del resto se esistono le regole queste andrebbero rispettate. Guido Tendas aveva chiesto l’intervento del comandante della polizia locale che immediatamente aveva istituito il divieto di fermata che, dopo appena due settimane di vita, verrà nuovamente abolito e trasformato in divieto di sosta.

Si rischia di farsi venire un capogiro, ma la situazione dovrebbe a questo punto essere molto chiara. La fermata prevede che l’automobilista accosti, lasciando il motore possibilmente accesso, faccia una rapidissima commissione e poi riparta. Tutto il resto è compreso nella categoria “divieto di sosta” che non può certo essere tollerato come avveniva un tempo, con auto che restavano in mezzo alla strada, davanti a scivoli per disabili, in zone di “carico e scarico” merci, nelle piazzole riservate ai bus anche per tutta la mattina.

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