La Nuova Sardegna

Oristano

Cornacchie, il piano di abbattimento rischia di fermarsi

Appello di Coldiretti e Confagricoltura alla Regione «Non interrompa il progetto di riduzione degli esemplari»

13 luglio 2016
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ORISTANO. «Il piano di contenimento delle cornacchie rischia di essere bloccato». Coldiretti e Confagricoltura, sollecitano la Regione, con una nota inviata all’assessore della Difesa dell'ambiente, Donatella Spano, e al presidente della Commissione Ambiente Antonio Solinas. I timori dell’organizzazione agricola sono forti «dopo l'avvio delle attività di contenimento, e la consistente riduzione dei danni alle imprese, nel momento di massima presenza di ortive in campo si rischia uno stop degli abbattimenti che annullerà il lavoro svolto sinora da coadiutori ed agricoltori, e farà riprecipitare il sistema produttivo oristanese in un incubo che si sperava superato», scrivono i responsabili delle due organizzazioni agricole dell’Oristanese, che ricordano come il piano triennale varato a maggio dello scorso anno «dopo le innumerevoli proteste del mondo agricolo per i consistenti danni alle colture causate dal volatile, prevedeva il contenimento di 18.900 esemplari all'anno, di cui circa 2000 nella provincia di Oristano (600 con arma da fuoco e 1400 con le gabbie). Un piano in realtà non perfetto, se è vero quanto sostengono Coldiretti e Confagricoltura: «le Associazioni agricole dell'Oristanese, nell'ottica del ripristino del giusto equilibrio tra attività produttive e presenza di specie nocive, evidenziarono da subito alcuni limiti: la tempistica di avvio (criticità risolta quest'anno), il numero complessivo di esemplari contenibili sganciato da qualsiasi censimento e, di fatto, insufficiente, e limiti considerare che alcune province sono più vocate alla orticoltura, e che quindi necessitano di interventi più incisivi – scrive il direttore di Coldiretti – infine, la ripartizione nelle modalità di abbattimento, decisamente troppo sbilanciata verso l'impiego delle gabbie, aspetto questo comprensibile in una situazione ordinaria ma non in una emergenziale quale quella che si riscontra a Oristano».Da qui la richiesta «si attivino tutte le azioni necessarie affinchè si possa proseguire nelle attività di abbattimento, e che già in settimana possa esserci un incontro alla presenza dell’assessore e del presidente della commissione all’ Ambiente. Celerità di azione necessaria in quanto le criticità sono rimaste inascoltate, con il risultato che ad oggi si rischia lo stop al Piano, proprio nel momento in cui le colture ortive in pieno campo raggiungono la maturazione e sono maggiormente soggette agli attacchi delle cornacchie. Le aziende dell'Oristanese non possono accettare che il percorso virtuoso attivato sinora sia cancellato, e chiedono con forza che la questione venga analizzata con priorità e che le attività di abbattimento non vengano bloccate neanche per un solo giorno».

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