La Nuova Sardegna

Oristano

La sfida del sindaco «Corvi sui social, adesso basta»

di Alessandro Farina
La sfida del sindaco «Corvi sui social, adesso basta»

Bosa, Mastino e maggioranza si rivolgono alla magistratura «Troppe diffamazioni gratuite e anonime»

31 luglio 2016
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BOSA. «Cari concittadini», così si apre il messaggio del sindaco Luigi Mastino e dell’amministrazione civica della città del Temo.

Ma non certo missiva con l’augurio di buone ferie, come potrebbe suggerire il periodo caldo in genere dedicato al riposo ed a ritemprarsi dalle fatiche del lavoro, quella firmata dal primo cittadino.

Perché la lettera aperta in arrivo dal palazzo comunale di via Garibaldi, rilanciata a mezzo comunicati stampa e via internet, ha tutt’altro oggetto e tenore.

«Leggiamo sui social affermazioni di una gravità assoluta divulgate da una o più persone che celano la loro vera identità dietro uno pseudonimo. Vogliamo, con ferma decisione, smentire tutto ciò di cui veniamo ingiustamente accusati, in quanto frutto di una fantasia contorta, che non trova nessuna conferma nei fatti», la premessa e posizione rispetto alle accuse registrate sul web.

Dal sindaco di Bosa e dalla maggiorana arriva quindi l’invito «a non limitarsi alla diffamazione anonima via social ma a presentarsi con coraggio a chi di dovere con le prove delle proprie affermazioni».

Insomma un guanto di sfida, a cui segue un appello ai cittadini «chiediamo di prendere le distanze da ciò che viene diffuso da parte di personaggi che, approfittando dell’anonimato, diffamano e denigrano, ledendo la reputazione e la dignità delle persone oneste», scrivono sindaco e maggioranza. «Ribadiamo, inoltre la totale disponibilità dell’amministrazione a fornire tutte le informazioni e i chiarimenti che verranno ritenuti opportuni», l’ulteriore precisazione. «Non abbiamo niente da nascondere, abbiamo preso un impegno nei confronti di tutti voi e continueremo a lavorare onestamente come siamo sempre stati abituati a fare, nell'esclusivo interesse della comunità», la premessa ad un finale che annuncia battaglia legale. «Siamo sicuri che saranno le autorità competenti, a cui ci siamo già rivolti, a valutare la legittimità o meno dell’operato di chi oggi diffama gratuitamente», chiude la nota del sindaco e della sua maggioranza.

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