Oristano, ai raggi "x" i fondali dell'Area Marina Protetta
La Guardia Costiera intensifica i controlli a tutela dell'ambiente e della sicurezza. Recuperato vicino a Mal di Ventre un carrello per imbarcazioni
ORISTANO. L'oggetto più pericoloso e strano è un carrello per imbarcazioni. E' stato ritrovato e recuperato in un fondale di circa tre metri e a una distanza di circa 500 metri dagli scogli a nord dell’isola di Mal di Ventre.
Le attività di vigilanza svolte dal 4° Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera nelle acque dell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre hanno però permesso un più ampio controllo dello stato di salute dei fondali.
La tutela dell'ambiente marino e la protezione della fascia costiera, in particolare nelle acque delle aree marine dei parchi naturali, costituisce infatti uno dei principali compiti delle Capitanerie di porto e della Guardia Costiera che opera su precise direttive del Ministero dell'Ambiente, della tutela del territorio e del mare, dove è operativo il "Reparto Ambientale Marino" del Corpo.
Tra martedì 16 agosto e oggi 18 agosto, sono state effettuate numerose attività di controllo nelle acque dell’Area Marina Protetta del Sinis Mal di Ventre per monitorare lo stato dei fondali e rimuovere eventuali oggetti pericolosi per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino.
Le attività di vigilanza e monitoraggio dell’Area Marina continueranno anche nei prossimi giorni mediante l’impiego delle unità navali della Guardia Costiera di Oristano.