Dal Gac prospettive di rilancio per la pesca
Bosa è entrata nel Gruppo nord Sardegna. L’assessore Tanda: occasione per le nostre tre cooperative
BOSA. Con l’adesione al Gruppo di azione costiera Nord Sardegna anche la marineria professionale di Bosa potrà ora partecipare ai bandi europei in fase di programmazione nel settore della pesca. Sottolinea l’assessore comunale alla Pesca Silvia Tanda: «L'ingresso del Comune di Bosa nel Gruppo di azione Costiera Nord Sardegna è il primo aiuto concreto che questa amministrazione vuole dare ad una categoria che, come altre attività produttive, sta soffrendo da decenni le conseguenze di un sistema governativo che le ha ignorate». Il consiglio comunale infatti nei giorni scorsi, dopo una serie di riunioni preparatorie con il coinvolgimento degli operatori locali della pesca, anche in vista dell’apertura del mercato ittico costruito anni fa a Bosa Marina e ancora inutilizzato, ha formalizzato l’adesione all’organismo. «Si tratta di un tassello importante nella costruzione della strategia di sviluppo locale in particolare in vista di alcune scadenze ormai imminenti rispetto ai bandi del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca – dice il presidente del Gac Benedetto Sechi –. Il Gac rende disponibili in Sardegna misure destinate allo sviluppo e consolidamento delle attività di pesca e acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione». Anche perché nel territorio di Bosa opera una importante marineria, con tre cooperative di pesca molto attive, finora rimasta esclusa dai bandi della precedente fase di programmazione. Percorso quello dell’adesione in cui il Comune di Bosa è stato parte attiva e propositiva, svolgendo un attento ruolo di coinvolgimento ed informazione degli operatori locali, contribuendo ad individuare le principali criticità della filiera ittica e le relative soluzioni progettuali, sottolinea ancora Sechi. Il tutto in un ottica più generale tesa ad «Aumentare l’occupazione e la coesione territoriale attraverso: crescita economica, inclusione sociale, creazione di posti di lavoro, diversificazione delle attività di pesca» conclude il presidente del Gac Nord Sardegna. Secondo l’assessore Tanda, si tratta di «Un passo importante che ha, come primi obiettivi: creare una relazione tra la marineria locale e le altre marinerie del nord Sardegna; far emergere le criticità che esse vivono quotidianamente; trovare insieme soluzioni che diano stimoli positivi all'attività della pesca», spiega l’assessore Tanda. Che annuncia: «Continueremo ad incontrarci, a confrontarci, a tirare fuori quello spirito positivo che vive ancora nei pescatori, sebbene nascosto sotto le pieghe della disillusione».
Alessandro Farina