La Nuova Sardegna

Oristano

Seneghe, tariffe distinte per chi usa i pozzi pubblici

di Piero Marongiu
Seneghe, tariffe distinte per chi usa i pozzi pubblici

Dopo una assemblea, la giunta introduce due fasce per chi consuma l’acqua Gli allevatori pagheranno meno rispetto a chi utilizza i pozzi a fini domestici

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SENEGHE. La guerra dell’acqua tra il sindaco Gianni Oggianu e la sua giunta e gli utenti che si approvvigionano dai due pozzi, quello in località Pardu e l’altro a Su campu ‘e su lacu, segna una tregua. Rimane da vedere se sarà di breve durata o definitiva. Per il momento i cittadini beneficiari di quelle risorse, che avevano chiesto la ridefinizione delle quote di contribuzione, registrano un punto a loro favore. Sull’approvvigionamento dell’acqua grezza dai due pozzi c’era stata anche un’assemblea pubblica, durante la quale i cittadini avevano espresso contrarietà all’innalzamento delle quote relative alle spese di gestione delle pompe (costo dell’energia elettrica e manutenzione delle stesse), aumento che gli amministratori avevano giustificato con l’eccessivo onere a carico delle casse comunali. In quella sede era stato chiesto anche di differenziare le tariffe a seconda di chi usufruiva di quell’acqua: meno costi per allevatori rispetto a chi la preleva per innaffiare gli orti. Richiesta recepita dalla giunta, che nei giorni scorsi ha diffuso un documento in cui vengono ridefinite al ribasso le nuove quote fisse di contribuzione: 30 euro all’anno per gli allevatori, 40 per le altre tipologie di fruitori. «In linea con quanto dichiarato, a seguito dell’ultima proroga, scaduta il 16 agosto scorso, la giunta comunale ha ridefinito, in base alle dichiarazioni pervenute e sentite le valutazioni espresse dai cittadini, le quote di contribuzione – si legge nel documento a firma del sindaco Gianni Oggianu e dell’assessore all’Agricoltura Antonio Colleoni – e tenuto conto dell’attuale situazione di crisi economica, una parte rilevante della spesa continuerà a essere sostenuta dal Comune e al fine di sostenere il comparto zootecnico, si è ritenuto opportuno differenziare le quote di contribuzione degli allevatori, dalle altre tipologie di utenti». Tutti gli utenti, oltre alla quota fissa, pagheranno in base a quanto consumato: per i piccoli consumi i primi 3mila litri sono inclusi nella quota fissa; in caso di più allacci è previsto il pagamento di una sola quota fissa (stesso discorso per chi è allacciato alla rete e intende prelevare l’acqua anche dai rubinetti di Pardu. Questi, non appena sarà installato il sistema a tessera, pagheranno il relativo consumo). Chi ha già versato i 55 euro (previsti precedentemente per la quota fissa) potrà chiedere il rimborso della differenza o, in alternativa, la compensazione con il costo dovuto per il consumo. Chi non sarà in regola con l’installazione dei contatori verrà slacciato dalla rete, mentre chi non avrà provveduto al pagamento delle quote di contribuzione previste rischia le sanzioni previste per legge. Infine: il versamento delle quote dovrà essere effettuato entro il prossimo 10 settembre.

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