La Nuova Sardegna

Oristano

Cambiamenti a Casa Gramsci

Cambiamenti a Casa Gramsci

La fondazione Berlinguer “licenzia” l’associazione che l’ha finora gestita

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GHILARZA. Si spezza il connubio tra l’associazione Casa Museo Gramsci e il simbolo materiale del retroterra culturale in cui è avvenuta la prima formazione dell’intellettuale sardo. A fine dicembre il sodalizio dovrà lasciare la struttura gestita senza soluzione di continuità per 40 anni. Lo ha deciso la Fondazione regionale Enrico Berlinguer, proprietaria dell'edificio. Per uno strano scherzo del destino la separazione si è consumata poco tempo prima che il museo fosse elevato al rango di monumento nazionale. Nei giorni che hanno preceduto questo passaggio storico il presidente della fondazione, Francesco Berria, aveva annunciato alla Onlus la volontà di rescindere il contratto che regola il rapporto di gestione. La decisione ha ferito l’associazione, che tuttavia continuerà l’attività nella vicina sede della Biblio-mediateca. Il rapporto tra le due organizzazioni ha cominciato a incrinarsi quando è entrata nel vivo l’interlocuzione avviata dalla fondazione Berlinguer per costituire un unico istituto giuridico tra tutti i soggetti impegnati nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio gramsciano. Un’evoluzione dettata anche dall’esigenza di adeguarsi alle implicazioni del nuovo status del bene culturale che il sodalizio locale sostiene di non aver mai rinnegato affermando, invece, di aver insistito per aprire un tavolo di confronto tra tutte le parti «Siamo contentissimi del riconoscimento e, anzi, siamo grati alla deputata Caterina Pes che è stata la prima a crederci e a promuovere un’iniziativa che porterà qualcosa di buono per Casa Gramsci. Ci dispiace soltanto che sia arrivato proprio nel momento in cui la fondazione Berlinguer ha deciso d’interrompere il rapporto con noi», ha dichiarato la presidente Giannella Cabiddu. «Eravamo disponibili a entrare nella Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza ma ritenevamo legittimo chiedere di parlare tutti insieme e in termini concreti della futura gestione. È mancato un ragionamento condiviso». Le priorità dettate da Francesco Berria sono diverse. «Non è vero che non se ne è discusso. Se ne discute da più di un anno e l’associazione ha deciso di non aderire al progetto. Abbiamo scelto strade differenti. La legge che riconosce il museo monumento nazionale e l’istituzione della nuova fondazione sono per noi i punti fondamentali e l’inizio di un nuovo percorso di apertura e di prestigio attorno alla figura e ai luoghi di Gramsci . La posizione dell’associazione di Ghilarza viene dopo».

Maria Antonietta Cossu

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