Per il Puc insorge la minoranza
BONARCADO. «Il Puc è stato approvato con i soli voti della maggioranza, per giunta dopo aver revocato una prima delibera palesemente irregolare, votata da un consigliere, prima fatto uscire poi...
BONARCADO. «Il Puc è stato approvato con i soli voti della maggioranza, per giunta dopo aver revocato una prima delibera palesemente irregolare, votata da un consigliere, prima fatto uscire poi richiamato per arrivare al necessario numero legale, tra l’altro in conflitto d’interesse». A parlare è Antonella Sanna, capogruppo di minoranza. Ma precisa subito di non voler alimentare polemiche sterili, tanto meno fare opposizione fine a se stessa. «La mia azione politica – spiega Sanna – è volta esclusivamente verso l’interesse della comunità che mi ha votata per rappresentarla. Se qualcuno pensa a questioni personali, è fuori strada. Ritengo, questo sì, che chi amministra la cosa pubblica, debba conoscere le leggi e i regolamenti che la disciplinano. Altrimenti si rischia di fare brutte figure, come l’approvazione di una delibera e subito dopo revocarla perché qualcuno ha fatto notare che si trattava di un provvedimento viziato da palese irregolarità. Il Puc è uno strumento molto importante per il paese, ma averlo approvato con i soli voti della maggioranza, che se ne assume la responsabilità politica davanti a tutti i cittadini, senza aver coinvolto la minoranza nelle discussioni preliminari, non costituisce un momento edificante nella vita amministrativa della giunta. Tra l’altro, il nuovo strumento urbanistico non prevede una zona artigianale e gli unici lotti rimasti sono stati declassati a zona agricola». Il sindaco Franco Pinna, però non è dello stesso avviso. «Il Puc, come ben sa la capogruppo di opposizione, deve essere approvato entro il prossimo 31 dicembre, altrimenti il rischio è quello di perdere il finanziamento della Regione. La prima delibera è stata revocata perché ci siamo accorti che non era regolare, ma posso affermare, in tutta onestà, che l’errore si è verificato in totale buona fede. Tant’è che siamo tornati subito sui nostri passi e indetto una nuova riunione di Consiglio. La delibera è stata approvata in seconda convocazione. Prima di portare il Puc in Consiglio – precisa Pinna – abbiamo indetto un incontro pubblico, durante il quale sono state fornite tutte le spiegazioni di carattere tecnico. in ogni caso, il provvedimento adesso è consultabile e a disposizione dei cittadini per 60 giorni, come prevede la legge. In questo lasso di tempo, chiunque ritenga o rilevi incongruenze, può evidenziarle e rappresentarle. Noi siamo a disposizione dei nostri concittadini per ogni eventuale chiarimento si rendesse necessario».
Piero Marongiu