La Nuova Sardegna

Oristano

Nel conflitto sindaca-dipendenti spunta una consulenza misteriosa

di Pietro Marongiu
Nel conflitto sindaca-dipendenti spunta una consulenza misteriosa

Narbolia, inviato al Coni un progetto a nome del capo dell’Ufficio tecnico che non lo ha mai redatto La battaglia tra i lavoratori del Comune e il primo cittadino si arricchisce così di un nuovo capitolo

01 dicembre 2016
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NARBOLIA. Un Consiglio comunale iniziato alle 18.30 e terminato poco dopo le 23. Oltre quattro ore e mezzo di discussione quasi interamente dedicate alla querelle tra la sindaca Maria Giovanna Pisanu, la sua giunta e i dipendenti comunali e nessuna schiarita, tantomeno un riavvicinamento che lasci intendere la volontà, da ambo le parti, a risolvere, una contrapposizione ormai arrivata a livelli elevatissimi. Non ha certo contribuito a stemperare il clima anche il chiarimento dato dal primo cittadino riguardo l'accusa di aver protocollato (numero di protocollo 000956 del 16 febbraio 2016) e inviato un progetto teso a ottenere un finanziamento dal Coni, indicante, in qualità di progettista, il nome e il cognome del responsabile dell'ufficio tecnico del Comune che tuttavia sottolinea di non esser stato coinvolto nel progetto, della cui redazione era stato invece incaricato un ingegnere esterno. «Quel progetto - consulenza non ha determinato alcuna spesa per l'amministrazione – ha detto la sindaca – e se qualcuno dovesse insinuare un comportamento non corretto nella mia azione, dovrà risponderne nelle sedi opportune». Ma il punto controverso non è la presunta spesa sostenuta dall’amministrazione, quanto l’anomalia della procedura e l’attribuzione della paternità progettuale a un funzionario che di quegli elaborati non aveva alcuna conoscenza. Al Consiglio hanno assistito anche i lavoratori con l'avvocato Giovanni Benevole, che patrocina le loro ragioni.

Maria Giovanna Pisanu si è presentata con 25 cartelle fitte di numeri, date, circostanze, copie di mail, citazioni; tutte utilizzate dalla sindaca per ribattere colpo su colpo le accuse mossegli e ad accusare a sua volta. Un'ora abbondante per replicare e, a suo dire, spiegare i motivi che hanno portato lo scontro tra lei e la sua giunta e i dipendenti comunali ai livelli attuali. «Ho dato dimostrazione di apertura in più occasioni – ha ribadito con forza la sindaca – ma da parte dei dipendenti non è arrivato nessun segnale distensivo. Per rendere i rapporti sereni e costruttivi, c'è solo un modo: fare ognuno il proprio lavoro al meglio, nell'interesse della comunità». Dai banchi dell'opposizione, sui quali sedevano Giangiuseppe Vargiu, Lucia Dessi (ex consigliera di maggioranza) e Ambrogio Baghino, sono arrivati molti incisi al documento letto dalla prima cittadina. Incisi e precisazioni che hanno fatto salire notevolmente i toni della discussione: «Nella pubblica amministrazione non sono previste consulenze gratuite - ha puntualizzato Lucia Dessi, riferendosi alla vicenda relativa al progetto inviato al Coni». Più volte, anche Vargiu e Baghino hanno evidenziato l'incompletezza dei dati contenuti nel documento letto da Pisanu: «Ha scritto solo quello che le ha fatto comodo – ha precisato Vargiu. Da quello che si legge – gli ha fatto eco Baghino – sembrerebbe che lei abbia risposto solo per dovere verso cittadini e imprenditori, non perché la minoranza glielo ha chiesto per iscritto». Un altro momento di tensione si è vissuto quando si è parlato del punteggio ottenuto dai responsabili delle posizioni organizzative, ritenuto insufficiente a causa del mancato raggiungimento di alcuni obiettivi nel 2015. «Quei punteggi - ha detto la sindaca –sono il risultato della valutazione alla quale è giunta la commissione, condivisi con l'allora segretario Marco Casula». Ma in una lettera, letta in aula da Lucia Dessì, indirizzata ai responsabili dell'area tecnica e di quella amministrativa, Casula aveva sottolineato il buon operato dei responsabili delle posizioni organizzative del Comune. Vivace scambio di opinioni anche tra Maria Giovanna Pisanu e l'avvocato Giovanni Benevole, che ha definito i contenuti del documento redatto dalla sindaca inesatto in molte sue parti.

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