La Nuova Sardegna

Oristano

Narbolia, in Procura c’è un dossier del sindaco

di Simonetta Selloni
Narbolia, in Procura c’è un dossier del sindaco

Progetto contestato, Maria Giovanna Pisanu si era già rivolta alla magistratura «Sono serena sulla regolarità del mio operato. È un altro tentativo di discredito»

18 dicembre 2016
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NARBOLIA. C’è un altro fascicolo in Procura sulla querelle tra il sindaco di Narbolia Maria Giovanna Pisanu e tutti i dipendenti comunali, che attraverso l’avvocato Gianni Benevole hanno presentato un esposto chiedendo chiarezza sulla procedura di richiesta di finanziamenti al Coni da parte del Comune. Il sindaco, infatti, nel sottolineare di essere «serena e tranquilla» dice di aver fornito al Consiglio comunale tutti i chiarimenti, esponendoli in 25 pagine. «Sono a disposizione della Procura per ogni eventuale integrazione documentale a corredo di quanto già presentato prima».

Maria Giovanna Pisanu, evidentemente, prima dell’esposto depositato dai dipendenti il 14 dicembre, aveva già inoltrato un dossier sulla vicenda alla Procura. Se si sia trattato di un esposto, di una richiesta di approfondimenti da parte dell’autorità giudiziaria, di un’azione d’anticipo in autotutela, o se invece Maria Giovanna Pisanu abbia formalizzato una qualche denuncia, non è chiaro e lei non lo precisa. O meglio: nessuna autotutela. «La situazione è chiara, non devo tutelarmi da alcunché. Sono però stata chiamata per sei mesi a rispondere a lettere di diffida, interrogazioni sobillate dalla minoranza, questioni che esulano dalla dialettica politica».

La questione al centro del contendere, ossia il punto sul quale i dipendenti chiedono che la Procura faccia chiarezza, riguarda il progetto redatto per ottenere un finanziamento di 700mila euro per impianti sportivi. Il progetto è stato redatto da un tecnico esterno all’amministrazione, nelle cui relazioni tecniche viene indicato, come progettista, il nome del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, che quegli atti non ha redatto nè firmato. Di più: il tecnico comunale, secondo l’esposto presentato dai dipendenti, si sarebbe rifiutato di firmare un documento di cui non conosceva i contenuti e che non era frutto del suo lavoro. Ma quell’elaborato era comunque partito – dalla pec personale del sindaco – al Coni.

Maria Giovanna Pisanu ha esposto la sua posizione durante il Consiglio comunale. A suo avviso, la situazione è chiara e non presenta profili anomali. «Ho divulgato gli atti del Comune dopo averli depositati in Consiglio, ritengo che questo esposto sia l’ennesimo tentativo di strumentalizzazione da parte dei dipendenti e di gettare discredito sulla mia persona. E posso parlare anche a nome della giunta e della maggioranza». Ora non resta che attendere le mosse della Procura.

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