La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, case popolari subito gli interventi per la sicurezza

di Alessandro Farina
Bosa, case popolari subito gli interventi per la sicurezza

Da lunedì gli operai negli alloggi di Santa Caterina Pronto un progetto di migliorie per ottocentomila euro

21 gennaio 2017
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BOSA. Entro lunedì ci sarà l’avvio dei lavori per mettere in sicurezza terrazzini e poggioli. Per l’appalto invece da 800mila euro, progetto definitivo esecutivo già approvato, destinato agli interventi più corposi per sistemare le facciate degli edifici che si affacciano su piazza Giommaria Angioy ci vorrà invece ancora qualche mese. Ma l’obiettivo a più ampio respiro «perchè Area non ha solo il compito di costruire case, è quello della inclusione sociale, ma di rendere questo quartiere parte integrante del tessuto cittadino». Così l’amministratore delegato di Area Sardegna Maria Giovanna Porcu. Ieri mattina la neo manager, alla presenza del sindaco Luigi Mastino, dell’assessore Danilo Mastinu, del responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale Giampiero Diligu, e di direttore generale e tecnico responsabile delle manutenzioni di Area, Marco Crocitti e Giovanni Lai, era a Bosa. Prima uscita ufficiale quella a Santa Caterina, letta da queste parti come segnale di attenzione dai vertici dell’istituto.

I residenti raccontano di tutte le difficoltà a vivere in alloggi non certo salubri e adeguati. «In una palazzina c’è una signora cardiopatica che vive con le infiltrazioni d’acqua piovana in camera da letto. Gli infissi dell’appartamento poi, ormai logori, non si aprono più», racconta Anna. «Le uniche uscite, attraverso i ponteggi di sicurezza, sono talmente strette che non ci passa neppure una barella».

Altri concessionari lamentano ancora di poggioli che si reggono col fil di ferro; dell’impossibilità a curare le aiuole attorno ai palazzi, chiuse dalle reti di delimitazione, per il pericolo di caduta calcinacci; fogne perennemente intasate. Graziella, un’altra residente, aggiunge: «Ho sempre curato il mio appartamento. Ma il legno degli infissi in queste case, costruite a metà degli anni ‘80, ormai è marcio, e non si trovano più neanche i pezzi necessari a cambiare le maniglie». Queste alcune delle voci ascoltate anche dalla commissione in visita a Bosa. «Comprendo la situazione, ho notato inoltre che in molte case si cura con attenzione l’ordinaria manutenzione. Assicuro che interverremo al più presto: ho già dato disposizioni per la messa in sicurezza dei poggioli e per piccole manutenzioni con avvio lavori già da lunedì. Per gli interventi più corposi (a disposizione ci sono 800mila euro) sarà invece necessario attendere l’aggiudicazione della gara d’appalto, ritengo entro l’anno», afferma Maria Giovanna Porcu.

Il sindaco Luigi Mastino da parte sua anticipa dal comune l’invio di una lettera con il divieto di utilizzare i poggioli, viste le condizioni, in attesa degli a quanto pare ormai imminenti lavori. Maria Giovanna Porcu e Luigi Mastino pensano però ad un progetto di più ampio respiro e maggiore impatto per Santa Caterina, legato alla cura dell’estetica edilizia da un lato e all’inclusione sociale dall’altro. Un sogno, per ora, per gli abitanti di Santa Caterina che aspettano quantomeno l’avvio degli interventi più urgenti.

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