La Nuova Sardegna

Oristano

Il Comitato invoca l’anticorruzione

di Enrico Carta
Il Comitato invoca l’anticorruzione

Circonvallazione, numerose le contestazioni alla procedura adottata. «Vantaggi illegittimi anche per le lottizzazioni»

11 febbraio 2017
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ORISTANO. Come ti smonto la circonvallazione in otto mosse. Il Comitato dei cittadini di Sa Rodia che contesta l’opera pubblica, all’indomani del voto del consiglio comunale e delle parole del sindaco Guido Tendas e dell’assessore Efisio Sanna, alza il tiro e chiama in ballo addirittura l’Associazione nazionale anticorruzione indicando una serie di passaggi che sarebbero stati incredibilmente dimenticati in tutta la procedura che sta portando all’approvazione del progetto definitivo per la nuova strada che costeggerà tutta la zona ovest della città.

La battaglia insomma si fa pesante e oltre agli amministratori, il comitato, nelle sue nuove considerazioni, chiama in ballo anche i proprietari dei terreni che ricadono all’interno di alcune lottizzazioni che hanno avuto il via libera dal Consiglio. Per loro si ipotizzano dei vantaggi economici notevoli da questa operazione che andrebbe invece a danneggiare le casse pubbliche. Sono accuse pesantissime che vengono inserite in un intervento di quindici pagine che contengono gli otto punti con cui il Comitato prova ancora una volta a smontare i piani dell’amministrazione che invece fila dritta sulla sua strada.

Per chi contesta il progetto è però una strada piena di ostacoli contro i quali prima o poi l’opera si schianterà. Ovviamente è il parere degli oppositori, ma i rilievi sono pesanti. A proposito di anticorruzione, il documento evidenzia l’assenza di un coordinatore per la sicurezza e sarebbe stato un artificio per far andare l’appalto sotto la soglia dei centomila euro in modo da poter procedere all’affidamento diretto per la progettazione. Troppo sottostimato sarebbe poi l’importo indicato nel progetto preliminare in cui ci si ferma a 203mila euro. Ma le contestazioni e gli inviti all’Autorità nazionale anticorruzione non si fermano qui. Si procede con la questione che nessun professionista oristanese sia stato invitato a partecipare alla selezione da cui poi è stato scelto il progettista per poi andare giù duro con la questione dello “spacchettamento” dell’appalto che andrebbe contro le regole imposte dall’Anac.

Finito? No, perché la procedura d’appalto viene bollata come irregolare al pari della liceità del finanziamento da due milioni e 700mila euro che viene ritenuto non legittimo. Il Comune per ottenerlo avrebbe vestito da circonvallazione una normalissima strada urbana che non avrà quindi i requisiti richiesti rispetto al nome che recherà. E poi le lottizzazioni, apparentemente estranee a tutta questa procedura. Il comitato però sottolinea come chi possiede i terreni nelle aree interessate avrà un beneficio notevole perché si troverà opere di urbanizzazione già eseguite. Le avrebbe dovute fare a spese proprie, invece ci penserà il Comune con questo progetto. È così che i soldi pubblici si sostituirebbero a quelli privati.

Le accuse sono pesanti e forse saranno solo un nuovo capito della battaglia che non sembra essere in procinto di terminare.

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