La Nuova Sardegna

Oristano

«Dopo l’abuso mia figlia è terrorizzata»

di Enrico Carta
«Dopo l’abuso mia figlia è terrorizzata»

La madre della bambina di dieci anni adescata martedì a Su Pallosu racconta il dramma: identificato il responsabile

08 settembre 2017
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SAN VERO MILIS. Una bimba sotto choc, una famiglia piombata in un incubo e un insospettabile che ha vestito i panni difficilmente riconoscibili del maniaco. Mischiato in mezzo ai altri bagnanti nella spiaggia di Su Pallosu, approfittando della distanza dalle altre persone che erano in spiaggia, martedì ha adescato una bambina non riuscendo però fortunatamente a compiere la sua missione per intero. Si sarebbe comunque spogliato e avrebbe compiuto dei gesti che inequivocabilmente riportano a un atto sessuale prima di scappare. La sua fuga, originata dalla caccia che avevano iniziato a dargli i genitori della bimba di dieci anni, è però finita a San Vero Milis al termine di una ricerca lampo conclusa dai carabinieri che immediatamente avevano disposto un notevole spiegamento di forze notato da diverse persone.

L’indagine lampo. Finito in caserma sarebbe caduto in una serie di contraddizioni che lo inchiodano alle sue responsabilità. Si tratta di un padre di famiglia di un paese dell’Alto Oristanese che è stato anche riconosciuto, attraverso le fotografie, dalla mamma della bambina. Ma anche altri testimoni pare che abbiano fornito indicazioni utili per rintracciarlo nel giro di poche ore indicando il tipo di auto su cui era salito per scappare da Su Pallosu. Non appena la macchina è stata individuata nella zona di San Vero, i militari sono intervenuti e l’hanno condotto in caserma dove avrebbe addirittura negato di essere stato a Su Pallosu, poi però di fronte a una serie di incongruenze che gli venivano fatte notare ha dovuto cedere. Quel che invece non ha ammesso è di aver tentato di abusare della bimba, di essersi spogliato e di aver compiuto da solo degli atti sessuali.

Il racconto dei genitori. Le parole del sospettato però contrastano con i numerosi riscontri forniti anche dai genitori, una coppia di turisti che abitualmente frequentano la zona costiera dell’Oristanese. È la madre della piccola a raccontare il dramma che ha concluso nel modo peggiore la vacanza della famiglia: «Ci ha distrutto, è un momento terribile. Da due giorni la piccola ha paura di addormentarsi. Chiede continuamente un contatto con noi genitori». Poi la signora ripercorre i momenti dell’incontro in spiaggia: «Mia figlia si è allontanata di qualche metro da noi dicendo che sarebbe andata dietro la scogliera a raccogliere meduse e lì c’è stato l’incontro con questo personaggio che ha iniziato a parlarle in modo assai gentile. Un atteggiamento subdolo».

L’incontro con la bambina. È a quel punto che ha iniziato a spogliarsi. «Per prima cosa ha chiesto alla bambina se cercasse pesci – racconta la mamma – poi si è tirato giù il costume dicendo che gli piaceva fare il bagno nudo e ha iniziato l’atto sessuale. Mia figlia ha spiegato che rispondeva alle domande perché non voleva essere maleducata, poi è tornata da noi quasi subito e ha detto che non sarebbe più andata a cercare meduse». È a quel punto che la signora ha capito che c’è qualcosa che non va e allora la piccola confessa quanto appena accaduto spiegando che la persona le aveva anche detto di non dire nulla ai genitori. «A quel punto io e mio marito siamo come impazziti – prosegue la signora –. Abbiamo chiamato i carabinieri a cui va il massimo ringraziamento, poi ci siamo messi in cerca dell’uomo. Ho visto un signore che andava via di fretta dalla spiaggia, ma non l’ho riconosciuto subito perché aveva un cappello e ormai era vestito». Poi però altre persone stavano scattando una foto in quel momento e l’hanno immortalato. È servito per identificarlo successivamente. E adesso si attendono gli sviluppi dell’inchiesta.

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