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Un accordo per sopravvivere

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Santu Lussurgiu, presentato “La sapienza del villaggio”: intesa di programmazione tra 20 Comuni

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SANTU LUSSURGIU. Un primo passo: altri dovranno seguire per dare corpo a un progetto ambizioso che potrebbe assicurare importanti opportunità di sviluppo al territorio compreso tra il Montiferru e la Planargia. Si chiama “La sapienza del villaggio” la manifestazione d’interesse presentata dalle Unioni di Comuni Montiferru e Planargia, all’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci nella sede della Fondazione Hymnos a Santu Lussurgiu. All’incontro hanno partecipato il sindaco e presidente dell’Unione di Comuni Montiferru, Diego Loi, e il sindaco di Montresta e presidente dell’Unione Planargia, Antonio Zedda.

Cosa prevede la manifestazione d’interesse? Turismo, cultura, socializzazione e innovazione imprenditoriale. Le due Unioni associate hanno presentato un progetto denomianto “La sapienza del villaggio”: «Punta su una strategia - spiega un comunicato della Regione - che mette al centro l’idea che vivere in posti meno centrali e popolosi sia una scelta consapevole, meditata e vantaggiosa e non certo una condanna».

Sei gli obiettivi e le azioni proposte nella manifestazione d’interesse presentata a Santu Lussurgiu: sostenibilità istituzionale (rafforzamento della gestione associata delle funzioni riducendo la spesa e "ottimizzando la gestione); sostenibilità sociale attraverso una rete di servizi avanzati nella sanità, nell’assistenza sociale, nell’istruzione per rendere l’area competitiva; sostenibilità economica, dunque aiuti alle imprese che valorizzino le potenzialità “verdi” del territorio (bioagricoltura, bioedilizia, turismo sostenibile) e incentivi all’apertura di piccole botteghe del villaggio; sostenibilità ambientale, ovvero aree protette, piste ciclabili, rete sentieristica, gestione ambientale e protezione civile; sostenibilità della cultura locale; promozione e informazione con azioni di marketing territoriale e promozione dei territori.

«Lo spopolamento è sicuramente un tema cruciale e fondamentale dal quale non possiamo prescindere, però non basta parlarne: bisogna fare, come sta facendo la Giunta con la sua strategia regionale delle aree interne - ha detto l’assessore Paci -. Voglio dirlo chiaramente: di sicuro servono i servizi, ma l’unica e sola cosa che può permettere a un giovane di restare è il lavoro».

L’assessore sposta l’attenzione su «un lavoro che si autosostiene: quando parliamo di agroalimentare, tradizioni, archeologia, ambiente stiamo parlando di ricchezze enormi che altri non hanno e che possiamo coniugare con il turismo creando opportunità uniche, con l’allargamento della stagione che porta a un turismo esperienziale legato all’unicità delle tradizioni, del cibo, dell’artigianato, della cultura».

Per Paci è necessario «mettere in rete tutti i singoli tasselli, creando occasioni lavorative che puntino sui giovani, e ho visto che in questa manifestazione d’interesse si prova a farlo». Per Paci il momento è propizio: «L’occupazione ricomincia a crescere, il Pil si è ripreso, l’export lancia segnali positivi: rafforziamoli questi segnali, con la Regione e gli enti locali che accompagnano fortemente la ripresa facendo squadra».

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