La Nuova Sardegna

Oristano

Sito del Praetorium, riprendono gli scavi riapertura a Pasqua

di Michela Cuccu
Sito del Praetorium, riprendono gli scavi riapertura a Pasqua

Marrubiu, a Is Bangius non si lavorava da quasi venti anni La direzione scientifica dell’intervento affidata a Sassari

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MARRUBIU. Adesso è ufficiale: a ottobre riprendono gli scavi nel sito archeologico del Praetorium con terme e monumento funerario e, probabilmente a Pasqua del 2018 si staccheranno i primi biglietti per la visita del sito e della sezione archeologica del museo che troverà posto al piano superiore della vicina villa ottocentesca, già sede del museo etnografico. Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata dall’Amministrazione comunale, sono stati illustrati i dettagli di un progetto che già dallo scorso anno ha ricevuto il decreto di area di interesse ministeriale. Il sindaco, Andrea Santucciu, ha spiegato che per Is Bangius, dove non si scavava da quasi venti anni, l’Amministrazione comunale, ha ottenuto l’autorizzazione dalla Soprintendenza per una campagna triennale e proprio nel Consiglio comunale nei giorni scorsi ha approvato l’istituzione del Museo archeologico e etnografico e Praetorium e l’approvazione dello Statuto. Il Ministero darà 30mila euro l’anno per gli scavi, il Comune ne metterà altri 10mila. Il vice sindaco e assessore alla Cultura, Luca Corrias, ha ricordato come la direzione scientifica dell’intervento sarà ancora affidata all’archeologo Pier Giorgio Scintu e che la prossima campagna di scavi vedrà la partecipazione di due archeologi ma anche degli studenti dell’Università di Sassari, con la quale è stata siglata una importante collaborazione scientifica. Il prossimo passo spetta ora al ministero dei Beni culturali, che dovrà approvare lo statuto del museo, dove, verranno custoditi ed esposti alcuni dei preziosi reperti rinvenuti durante le precedenti campagne di scavi, come la tavola dove è raffigurato il Praetorium. Un sito di enorme interesse, quello di Is Bangius, che risale al terzo secolo dopo Cristo e che attraverso questi nuovi interventi, diventerà finalmente fruibile al pubblico. Nella campagne di Marrubiu, sorgerà quello che si può definire un museo su due fasi, in parte all’aperto, comprendente appunto l’area archeologica del Praetorium e delle terme romane, in parte al chiuso, appunto dentro la bella villa ottocentesca, acquistata anni fa dal Comune e dove l’associazione “Cultura Arte Marrubiu” cura la sezione etnografica. Prende così ulteriormente corpo il cosiddetto “sistema Zuradili”, va quindi verso una valorizzazione che tiene conto dei diversi aspetti e peculiarità del luogo, dal punto di vista archeologico, culturale, ambientale e ricreativo. «Un circuito che può portare importanti benefici turistici ed economici e sul quale abbiamo puntato fin da subito – conclude il sindaco Andrea Santucciu – perché convinti che la cultura possa essere una fonte occupazionale da non trascurare».

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