nuovo codice deGli appalti
Archeologia e lavori pubblici le regole della “coesistenza”
ORISTANO. “L’archeologia preventiva nel Codice degli Appalti - programmazione, sviluppo e tutela del territorio”: è questo il tema del convegno organizzato per sabato dall’Associazione nazionale...
17 ottobre 2017
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ORISTANO. “L’archeologia preventiva nel Codice degli Appalti - programmazione, sviluppo e tutela del territorio”: è questo il tema del convegno organizzato per sabato dall’Associazione nazionale archeologi Sardegna, in collaborazione con Confprofessioni. Appuntamento alle 9,30 al teatro San Martino.
I relatori Paolo Gull dell'Università del Salento e responsabile del Comitato tecnico Scientifico di Ana e Giuseppina Manca di Mores - Accademia di Belle Arti di Sassari e vice presidente nazionale Ana illustreranno i contenuti normativi del nuovo Codice degli Appalti, riferiti alle attività di valutazione di interesse archeologico, preliminari alla redazione dei progetti definiti delle opere pubbliche.
«Nel convegno - spiegano gli organizzatori - si chiarirà finalmente come le attività di valutazione archeologica, necessarie per la redazione di progetti di opere pubbliche che coinvolgono il territorio, non siano un ostacolo ma bensì un agevole strumento per facilitare, in una fase successiva, la redazione dei progetti definitivi e scongiurare la possibilità di interruzione dei cantieri, motivate dal ritrovamento di reperti o siti di interesse storico e archeologico.
I relatori Paolo Gull dell'Università del Salento e responsabile del Comitato tecnico Scientifico di Ana e Giuseppina Manca di Mores - Accademia di Belle Arti di Sassari e vice presidente nazionale Ana illustreranno i contenuti normativi del nuovo Codice degli Appalti, riferiti alle attività di valutazione di interesse archeologico, preliminari alla redazione dei progetti definiti delle opere pubbliche.
«Nel convegno - spiegano gli organizzatori - si chiarirà finalmente come le attività di valutazione archeologica, necessarie per la redazione di progetti di opere pubbliche che coinvolgono il territorio, non siano un ostacolo ma bensì un agevole strumento per facilitare, in una fase successiva, la redazione dei progetti definitivi e scongiurare la possibilità di interruzione dei cantieri, motivate dal ritrovamento di reperti o siti di interesse storico e archeologico.