La Nuova Sardegna

Oristano

Alunni incustoditi alla fermata del bus: «Venite a prenderli»

di Michela Cuccu
Alunni incustoditi alla fermata del bus: «Venite a prenderli»

La ditta che gestisce il trasporto degli studenti avverte: «Senza genitori li porteremo in Comune o dai carabinieri»

31 ottobre 2017
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ORISTANO. Anche in Città scoppia la polemica sull’obbligo per i genitori chiamati ad essere obbligatoriamente presenti all’uscita di scuola per vedersi consegnati i figli sotto i quattordici anni. A innescare la scintilla è stata una telefonata che diversi genitori di ragazzini che frequentano le scuole secondarie inferiori (le vecchie medie) stanno ricevendo da parte dell’azienda che ha in appalto il servizio di scuolabus. Telefonata che l’azienda sta facendo per ricordare ai genitori di andare personalmente o attraverso un delegato ad accogliere i propri figli alla fermata dello scuolabus. In caso di assenza l’autista non potrà farli scendere, ma dovrà accompagnarli in Comune o addirittura alla stazione dei carabinieri. Precauzione, quest’ultima che scaturirebbe da una precisa indicazione fornita dagli uffici comunali all’azienda.

Tanto è bastato a mettere in allarme alcune famiglie dove, magari, entrambi i genitori lavorano o per vari motivi sono impossibilitati ad andare a prelevare i figli. L’aspetto singolare è che tutto sta accadendo in contemporanea con la forte polemica scaturita dalla circolare ministeriale a seguito della sentenza della Cassazione che ha condannato il Ministero dell’istruzione al risarcimento dei familiari di un ragazzino, che quindici anni fa perse la vita dopo esser stato travolto da un autobus all’uscita di scuola. Il Ministero ha infatti ricordato ai dirigenti scolastici come i ragazzi sotto i 14 anni non possano essere lasciati uscire soli dagli istituti.

Al telefono, Fabio Fara, dell’omonima azienda che ha in appalto il servizio di scuolabus, conferma le telefonate ai genitori, ma nega che siano scaturite dalla contestatissima Circolare del ministero. «Semplicemente si tratta di applicare una normativa che esiste da tempo ed è contemplata nel capitolato d’appalto del Comune che risale a tre anni fa. Ogni anno noi ricordiamo ai genitori che devono venire a prendere i figli alla fermata dello scuolabus, del resto, per poter usufruire del servizio, agli uffici comunali dovono dichiarare se saranno loro o un delegato ad andare a ritirare i figli minori di 14 anni. Insomma – sottolinea Fabio Fara –, da parte nostra non c’è stata una ulteriore cautela stimolata dalla polemica in atto a livello nazionale».

Gianna De Lorenzo, assessora comunale alla Pubblica Istruzione smentisce che il Comune abbia dato, almeno di recente, indicazioni di questo tipo all’azienda di trasporti: «La Circolare ministeriale che ha provocato una gran polemica è certamente alla nostra attenzione. Stiamo parlando coi dirigenti scolastici per capire come affrontare la questione e garantire il rispetto delle leggi assieme alla sicurezza dei ragazzi, senza dover però gettare nel panico i genitori. Anch’io sono insegnante – dice – e conosco bene il problema che va comunque affrontato e risolto nella maniera migliore possibile. Tuttavia non mi risulta affatto che dai nostri uffici sia partita l’indicazione all’azienda di portare i bambini in Comune o dai carabinieri qualora alla fermata non fosse arrivato un genitore o un suo delegato». L’assessora aggiunge: «Con l’azienda Fara questo problema non è stato ancora affrontato. Quest’anno probabilmente non potremo indire una nuova gara d’appalto per il servizio di scuolabus e probabilmente si andrà a un rinnovo annuale con la stessa ditta, ovviamente chiedendo all’impresa il rispetto di alcune garanzie, come la presenza costante di un assistente durante il tragitto da scuola a casa».

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