La Nuova Sardegna

Oristano

Rischi per la sicurezza nave bloccata in porto

di Roberta Fois
Rischi per la sicurezza nave bloccata in porto

Il mercantile Lady Bo è stato fermato dal team ispettivo della Guardia costiera Riscontrate molte carenze in particolare nei dispositivi antincendio

07 dicembre 2017
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ORISTANO. È scattato il fermo amministrativo per la motonave Lady Bo, giunta nel porto di Oristano lo scorso lunedì 4 dicembre con troppe falle nella sicurezza. Irregolarità gravi tanto da compromettere la sicurezza della nave stessa e del suo equipaggio e da mettere a repentaglio la salute dell'ecosistema marino quelle che hanno portato gli ufficiali del nucleo ispettivo Port State Control della Guardia Costiera a bloccare la motonave dopo un accurato controllo. La Lady Bo, unità portarinfuse battente bandiera panamense e con equipaggio di diciassette persone di diverse nazionalità, in prevalenza azera e ucraina, non ha superato l'ispezione condotta dal team specializzato della Capitaneria di porto che ha accertato gravi carenze da parte dell’equipaggio. Gli uomini, nel corso di un’esercitazione dimostrativa hanno evidenziato una mancata familiarità e dimestichezza con le necessarie procedure di sicurezza a bordo. Il controllo da parte dei militari, finalizzato ad accertare i prescritti standard di sicurezza sulle unità navali operanti nel porti del Compartimento marittimo, ha consentito di riscontrare il mancato funzionamento di due importanti apparati di sicurezza in sala macchine come il separatore di acque oleose e l’allarme per eventuali colaggi di combustibile sul motore principale, indispensabile per scongiurare il rischio di incendio a bordo che le alte temperature potrebbero far innescare. Oltre a queste, sono stati trovate danneggiate la linea antincendio principale, alcune tubazioni a doppio rivestimento all’interno delle quali scorreva combustibile per l’alimentazione del motore principale e dei generatori di bordo, oltre che i sistemi di chiusura e copertura delle stive di bordo, essenziali per evitare l’ingresso in stiva di acqua e per assicurare le condizioni di stabilità alla nave. Nel corso dell’operazione di controllo, inoltre, gli uomini guidati dal comandante di Nardo hanno riscontrato l’errata compilazione del registro degli idrocarburi, sul quale non erano stati annotati la qualità del combustibile imbarcato e i metodi di conferimento degli olii esausti a terra, registrazioni importantissime sotto il profilo ambientale. Così, per scongiurare qualsiasi pericolo di inquinamento, alla nave è stato imposto di scaricare tutti i residui oleosi a terra prima della partenza. Il mercantile, arrivato ad Oristano dal porto ucraino di Reni per sbarcare una quantità di circa 5000 tonnellate di farina di semi di girasole in pellets, potrà riprendere la navigazione soltanto dopo aver ripristinato le condizioni per una sicura navigazione ed esser stata sottoposta ad una nuova visita da parte del team ispettivo della Guardia costiera. Ad oggi, dall’inizio dell’anno, le navi sottoposte a fermo amministrativo dalla Capitaneria per ragioni di sicurezza nel porto industriale sono sei.

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