La Nuova Sardegna

Oristano

Accattoni, la mozione non c’è più

di Michela Cuccu
Accattoni, la mozione non c’è più

Mureddu (Forza Italia): «Scelta tecnica, la riproporremo». L’opposizione: «Sarebbe stata illegittima»

21 dicembre 2017
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ORISTANO. Alla fine, la mozione contro l’accattonaggio molesto è stata ritirata. È successo nel corso della seduta del consiglio comunale di martedì sera. Arrivati alla discussione del punto dell’ordine del giorno in cui si doveva esaminare la richiesta presentata dal gruppo di Forza Italia, il primo firmatario, Luigi Mureddu, si è alzato comunicando all’assemblea che il documento era stato ritirato. Nella Sala degli Evangelisti di palazzo degli Scolopi, dove l’opposizione stava già preparandosi a un dibattito che si annunciava a dir poco vivace, è piombato il silenzio.

«Evidentemente si sono resi conto che quella mozione, se approvata, avrebbe portato il sindaco a firmare un’ordinanza illegittima che noi avremo impugnato dinanzi al Prefetto – commenta la consigliera del Pd ed ex assessora ai Servizi sociali, Maria Obinu –. Sarebbe stata illegittima nel senso che si sarebbero affidati nuovi compiti, per nulla necessari, alla polizia locale: manca infatti una relazione del Questore che attesta una situazione di pericolo legata alla presenza dei mendicanti».

Fosse stata approvata, infatti, la mozione avrebbe impegnato il sindaco a firmare un’ordinanza che avrebbe assegnato proprio alla polizia locale il compito non solo di multare i mendicanti che si fossero rivelati molesti, ma soprattutto, i vigili avrebbero dovuto indagare per accertare l’effettivo stato di bisogno di coloro che chiedono la carità.

La versione dell’opposizione non trova però riscontri nelle affermazioni della maggioranza. «È stata una scelta tecnica legata alla necessità di non far allungare troppo i lavori del Consiglio che doveva votare il Sic, approvato all’unanimità, e affrontare una serie di importanti variazioni al Bilancio», spiega invece il consigliere Luigi Mureddu che nega ci sia stata una marcia indietro da parte del suo gruppo politico, magari legata alle forti polemiche che la mozione aveva suscitato in città, soprattutto da parte del mondo del volontariato che si occupa degli indigenti o dopo la stroncatura avvenuta in altre città, come a Nuoro, dove nei giorni scorsi, un’analoga mozione è stata respinta dal Consiglio comunale.

«Nessun ripensamento – sottolinea Mureddu –, il problema esiste e la mozione la ripresenteremo in un altro momento, anche per non essere accusati di aver tentato una mossa elettorale». Discussione dunque solamente rinviata. Intanto arrivano i commenti positivi dal volontariato. Qualora la mozione fosse stata approvata Antonio Locci, della Casa del Sole Onlus aveva minacciato di portare i poveri a protestare sulle gradinate del Municipale. Ieri ha tirato un sospiro di sollievo: «Hanno fatto la scelta migliore. Si sono resi conto che un’ordinanza del genere era a dir poco fuori luogo per una città come la nostra assolutamente tranquilla». Anche Giovanna Lai, direttrice della Caritas diocesana, ha accolto positivamente il ritiro della mozione: «È un buon segno, hanno capito che non era una cosa giusta da fare. Probabilmente chi l’aveva presentata, forse influenzato dalle parole, poi ritirate, del sacerdote nuorese Francesco Mariani che si era scagliato contro i mendicanti, ha riflettuto e si è reso conto che a Oristano di un provvedimento di quel tipo non c’è bisogno».

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