Spese sicurezza, impennata a Su Marrulleri
Il sindaco di Marrubiu: «Misure giuste, ma i costi crescono e a pagare sono i Comuni senza soldi»
17 gennaio 2018
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MARRUBIU. Sicurezza, ma quanto ci costi? E soprattutto chi paga? Non c’è bisogno di arrovellarsi il cervello per avere le due risposte. La prima sarà facilmente calcolabile una volta che verranno adempiuti tutti gli oneri imposti per le manifestazioni di carnevale, la seconda la si conosce in partenza: pagano i Comuni. Da nord a sud, da est a ovest, la musica non cambia e non a tutte le orecchie sembrano essere gradite quelle note che suonano la sinfonia del lievitare dei costi. Ecco che da Marrubiu si solleva una voce critica. Il primo cittadino Andrea Santucciu solleva il problema, impelagato com’è tra vincoli di bilancio e nuove imposizioni per organizzare Su Marrulleri.
Non sarà la Sartiglia, ma anche il carnevale marrubiese ha le sue belle gatte da pelare. Le difficoltà per ottemperare alle prescrizioni imposte dalla questura non sono poi insuperabili, ben più difficile è invece districarsi col problema denari. Tra barriere in cemento o camion per sbarrare alcuni accessi alle vie della manifestazione, l’istituzione di “zone rosse” ad alta concentrazione di persone anche il borsino della spesa per Su Marrulleri si impenna. Si passerà dai mille euro dell’anno scorso a qualcosa come cinquemila euro. «È solo una previsione – dice il sindaco –, ma non dovrebbe discostarsi di molto dalla realtà. È un fatto che ci mette molto in difficoltà. Molte spese che generalmente riservavamo ad altri aspetti della festa vanno dirottati per la sicurezza». Nessuno mette in dubbio l’essenzialità della sicurezza, ma l’altra faccia della medaglia è che a pagare sono sempre i sindaci. «E in più assistiamo a un taglio del fondo unico che, per il nostro Comune è di 100mila euro in meno rispetto all’anno scorso – prosegue Andrea Santucciu –. Noi abbiamo anche creato una commissione interna per l’organizzazione della quale oltre a me fanno parte il comandante della polizia locale, Sergio Cogato, il presidente del Comitato Su Marrulleri, Mattia Tuveri, l’assessore Fabrizio Pala e il consigliere comunale con delega Alessandro Piccioni. Ma il problema resta quello dei soldi». Per risolverlo suggerisce di indicare il costo fisso nel momento in cui la Regione distribuisce i fondi per i grandi eventi: «Sarebbe utile perché consentirebbe agli organizzatori di capire esattamente la cifra che hanno a disposizione, altrimenti ci ritroviamo con un’incognita che poi ci crea dei problemi». (e.c.)
Non sarà la Sartiglia, ma anche il carnevale marrubiese ha le sue belle gatte da pelare. Le difficoltà per ottemperare alle prescrizioni imposte dalla questura non sono poi insuperabili, ben più difficile è invece districarsi col problema denari. Tra barriere in cemento o camion per sbarrare alcuni accessi alle vie della manifestazione, l’istituzione di “zone rosse” ad alta concentrazione di persone anche il borsino della spesa per Su Marrulleri si impenna. Si passerà dai mille euro dell’anno scorso a qualcosa come cinquemila euro. «È solo una previsione – dice il sindaco –, ma non dovrebbe discostarsi di molto dalla realtà. È un fatto che ci mette molto in difficoltà. Molte spese che generalmente riservavamo ad altri aspetti della festa vanno dirottati per la sicurezza». Nessuno mette in dubbio l’essenzialità della sicurezza, ma l’altra faccia della medaglia è che a pagare sono sempre i sindaci. «E in più assistiamo a un taglio del fondo unico che, per il nostro Comune è di 100mila euro in meno rispetto all’anno scorso – prosegue Andrea Santucciu –. Noi abbiamo anche creato una commissione interna per l’organizzazione della quale oltre a me fanno parte il comandante della polizia locale, Sergio Cogato, il presidente del Comitato Su Marrulleri, Mattia Tuveri, l’assessore Fabrizio Pala e il consigliere comunale con delega Alessandro Piccioni. Ma il problema resta quello dei soldi». Per risolverlo suggerisce di indicare il costo fisso nel momento in cui la Regione distribuisce i fondi per i grandi eventi: «Sarebbe utile perché consentirebbe agli organizzatori di capire esattamente la cifra che hanno a disposizione, altrimenti ci ritroviamo con un’incognita che poi ci crea dei problemi». (e.c.)
