La Nuova Sardegna

Oristano

ABBASANTA 

Foibe, storia di un crimine

ABBASANTA. Raccontare alle nuove generazioni un crimine sepolto nelle foibe per sessant’anni è diventata una missione e un impegno civico inderogabile per Marisa Brugna, che con la sua testimonianza...

07 febbraio 2018
1 MINUTI DI LETTURA





ABBASANTA. Raccontare alle nuove generazioni un crimine sepolto nelle foibe per sessant’anni è diventata una missione e un impegno civico inderogabile per Marisa Brugna, che con la sua testimonianza contribuisce a mantenere accesa la fiamma della memoria sull’eccidio delle popolazioni friulane e dalmata. In occasione del Giorno del ricordo, l’ex esule istriana ripercorrerà ancora una volta quella vergognosa pagina di storia. Lo farà davanti a una platea di giovanissimi, durante gli incontri odierni organizzati dal Comune con l’associazione culturale Pane & Cioccolata per gli alunni della scuola primaria e per gli studenti delle medie. L’iniziativa sarà replicata in serata per la cittadinanza, che incontrerà Marisa Brugna alle 18 nella sala Agorà. Marisa Brugna nacque nel 1942 a Orsera, paese che all’ età di cinque anni fu costretta ad abbandonare insieme alla famiglia per cercare rifugio nel centro raccolta profughi di Latina prima e di Marina di Carrara poi. Nel campo toscano visse per un decennio prima di arrivare in Sardegna, dove tutt’ora vive. Sulla vita da sfollata e sull’esodo seguito al massacro compiuto dalle milizie di Tito Marisa Brugna ha scritto l’autobiografia Memoria negata. (mac)

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative