La Nuova Sardegna

Oristano

Ghilarza, il telegiornale in limba delle scuole finisce in rete e spopola su Youtube

Due alunni leggono il telegiornale in limba "Sas novas de iscola"
Due alunni leggono il telegiornale in limba "Sas novas de iscola"

Nell’ultimo biennio l’importanza di coltivare la conoscenza della lingua sarda nelle scuole ha trovato terreno fertile all’istituto comprensivo

02 aprile 2018
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GHILARZA. Nell’ultimo biennio l’importanza di coltivare la conoscenza della lingua sarda nelle scuole ha trovato terreno fertile all’istituto comprensivo di Ghilarza, che ha portato avanti diversi progetti sul bilinguismo. L’ultimo ha unito il potere comunicativo della parola alla scelta del sardo sfruttando la formula del telegiornale. Il risultato è stato così meritorio da guadagnarsi un riconoscimento da parte dell’Ordine nazionale dei giornalisti.

L’intero percorso dell’insegnamento del sardo è stato illustrato in un recente incontro che ha riunito nell’aula magna della scuola secondaria gli alunni di Ghilarza, Sedilo, Neoneli, Ardauli, i genitori, i dirigenti degli istituti scolastici di Ghilarza e Samugheo, Carlo Passiu e Luca Tedde, i docenti Antonio Pinna e Rosaria Virdis e il formatore di lingua sarda Antonio Ignazio Garau.



Durante la conferenza, con cui si è voluto dare il giusto rilievo al tema del bilinguismo in famiglia e a scuola puntando il focus sui vantaggi della formazione bilingue, è stato illustrato il nuovo spazio attivato sul sito internet della scuola. “In limba sarda” dà la possibilità a insegnanti e genitori di attingere materiale didattico in lingua sarda, realizzato in parte dai docenti e in parte da altri professionisti della materia.

Nel corso dell’incontro è stato presentato al pubblico il telegiornale Sas novas de iscola, un esperimento nato sulla scorta dei percorsi didattici portati avanti all’interno del progetto Sas novas de Parte Zier e de Barigadu, coordinato da Antonio Pinna con l’aiuto dell’operatore Massimo Miscali. Il notiziario è on line sul canale Youtube. «La scuola – afferma il dirigente Carlo Passiu – dimostra di voler investire sull’apprendimento delle lingue a partire dalla lingua di minoranza e certamente il progetto è unico nel suo genere». (mac)
 

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