La Nuova Sardegna

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Progetto Phoinix: tutti i dubbi dei pescatori

CABRAS. In attesa dell’incontro tra il sindaco Cristiano Carrus, quello di Oristano Andrea Lutzu, il Commissario della Provincia Massimo Torrente e i presidenti dei Consorzi per la pesca di Pontis e...

01 maggio 2018
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CABRAS. In attesa dell’incontro tra il sindaco Cristiano Carrus, quello di Oristano Andrea Lutzu, il Commissario della Provincia Massimo Torrente e i presidenti dei Consorzi per la pesca di Pontis e Mistras, previsto per giovedì mattina in Comune, il percorso naturalistico che collega Torregrande con Mare Morto è fermo. Il progetto Phoinix, rimane ancora al palo e i cancelli che consentono il transito degli escursionisti, in biciletta o a piedi, all’interno delle peschiere di Pontis e Mistras irrimediabilmente chiusi. Chi cominciava a pregustare la bellezza del percorso, nel quale, oltre alla flora, in questo periodo particolarmente lussureggiante, vive e si riproduce anche una fauna di grande interesse naturalistico e ambientale, dovrà attendere. E i tempi per aprire i cancelli, almeno per il momento, rimangono sconosciuti. «Giovedì mattina – ha detto il sindaco Carrus – metteremo tutto nero su bianco». C’è da chiedersi però cosa sia stato fatto al momento della predisposizione del progetto, e se al momento dell’individuazione del percorso sia stato o meno redatto un protocollo d’intesa tra tutti i soggetti aventi causa, visto che sono stati utilizzati anche soldi pubblici per la realizzazione di alcune opere lungo il sentiero. “Da parte nostra – spiega Giuliano Cossu, presidente del Consorzio Pontis – non ci sono problemi a lasciar transitare gli escursionisti all’interno dell’area di nostra pertinenza. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di spiegare in diverse occasioni, ribadiamo ancora una volta che in quel tratto di peschiera esercitiamo quotidianamente la nostra attività lavorativa. Pertanto, non possiamo essere distratti da estranei in transito, che potrebbero intralciare il nostro lavoro mentre stiamo pescando o sistemando le attrezzature utilizzate per la pesca. Discorso diverso invece per il pomeriggio: dalle 13.30 fino all’imbrunire, non ci arrecano problemi». A preoccupare maggiormente i pescatori del Consorzio Pontis, c’è anche una questione legata alla sicurezza. Nel tratto prospiciente l’area di pesca, infatti, quando l’attività è in svolgimento, possono trovarsi materiali o attrezzature potenzialmente pericolose. «Se qualcuno cade e si fa male, chi ne risponde? Su chi ricade la responsabilità di eventuali incidenti? Una responsabilità che non può certo essere attribuita a noi». L’incontro in programma giovedì mattina, dovrebbe servire a sciogliere, tra gli altri, anche quei dubbi e a mettere in chiaro le competenze e le responsabilità di ognuno. Tonino Manca presidente del consorzio Mistras auspica che Comune e Provincia stipulino una polizza che esoneri il consorzio da responsabilità in caso di infortuni.(p.m.)

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