La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia e antidoping, salta ancora l’incidente probatorio

Sartiglia e antidoping, salta ancora l’incidente probatorio

ORISTANO. Il tribunale inciampa ancora su un difetto di notifica. È la seconda volta che avviene nel giro di poche settimane, è la seconda volta che l’avvio dell’incidente probatorio per i fatti...

25 luglio 2018
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ORISTANO. Il tribunale inciampa ancora su un difetto di notifica. È la seconda volta che avviene nel giro di poche settimane, è la seconda volta che l’avvio dell’incidente probatorio per i fatti della Sartiglia scorsa viene rinviato. Da luglio si passa direttamente al 5 settembre, nuova data in cui verrà affidato l’incarico ai due consulenti di parte per esaminare i famosi campioni di urine e cercare così di risalire all’identità dei cavalieri che si sottoposero all’esame antidoping in luogo di altri e chi invece dribblò gli esami per evitare una presumibile positività dando vita a quello scambio di identità con il quale si voleva beffare l’intervento del questore Giovanni Aliqò.

Questo è il quadro dell’accusa sostenuta dal pubblico ministero Sara Ghiani che ha dovuto incassare il nuovo consecutivo segnale di stop. Di fronte al giudice per le indagini preliminari Silvia Palmas ci si è accorti che le notifiche con la fissazione dell’udienza per l’incidente probatorio non erano state consegnate a tutti i cavalieri indagati. È la procedura che garantisce il diritto alla difesa per cui va rispettata pena la nullità di tutti gli atti e così si è arrivati a un rinvio immediato dell’udienza che darà avvio all’incidente probatorio. Il test del dna verrà effettuato sui cavalieri Marco e Roberto Pau, Daniele Ferrari, Gianluca Russo, Giuseppe Frau, Paolo Rosas e Giuseppe Catapano. Sono difesi dagli avvocati Roberto Salaris, Carlo Figus, Lorenzo Soro, Andrea D’Andrea, Carlo Figus, Carlo Pau, Pier Luigi Concas e Adriano Sollai che anche ieri mattina hanno rilevato l’errore nelle procedure che ha portato al rinvio dell’udienza. Informalmente, nell’aula del tribunale, è circolata anche la voce tutt’altro che infondata che persino il presidente del Nado, l’organismo che si occupa dell’antidoping nelle competizioni sportive, voglia partecipare all’incidente probatorio. Sarà un nuovo motivo di scontro tra accusa e difesa. (e.carta)

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