La Nuova Sardegna

Oristano

Croce Rossa “inattiva”: il sindaco le toglie la sede

di Eleonora Caddeo
Croce Rossa “inattiva”: il sindaco le toglie la sede

Abbasanta, gruppo locale al palo da due anni senza ambulanza né attrezzature Il primo cittadino Sanna: avvisati già dal 2016. La referente Garau: siamo attivi

10 agosto 2018
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ABBASANTA. Nessuna operatività, nessuna sede. È questa la decisione presa dal sindaco di Abbasanta, Stefano Sanna, relativamente al locale, di proprietà comunale, in comodato d'uso ormai da anni alla Croce Rossa del paese e per il quale ha intenzione di chiedere la restituzione delle chiavi a fine estate. A causa di una “operatività non visibile e non percepita dalla comunità ormai da anni”, secondo quanto riferito dal primo cittadino, il gruppo della Croce Rossa del paese, formato da undici volontari e guidato dal referente, nonché presidente del comitato provinciale di Oristano, Antonella Garau, si troverà costretto a traslocare quanto prima. Le condizioni che hanno portato ad una inoperosità del gruppo sarebbero da ricercarsi in una faida interna all'associazione, problemi personali che «non dovrebbero esistere all'interno di un'associazione di volontariato», sottolinea Sanna. «Si tratta di una situazione esistente già qualche anno fa - spiega il sindaco - che aveva creato problemi e inattività del gruppo. E già in quell'occasione mandai una nota alla presidente per chiedere la restituzione della sede; come amministrazione vogliamo favorire l'attività ma non siamo dei paceri». La richiesta accorata da parte dei volontari e la promessa, da parte della dirigenza provinciale, di far rifiorire l'attività della sede abbasantese della Cri fece desistere il sindaco Sanna dal togliere la sede all'associazione già a fine 2016. Oggi però non è più tempo di trattative: «È passato anche troppo tempo», sottolinea Sanna, che in questa situazione pensa esclusivamente al bene della comunità e al consegnare i locali comunali alle associazioni che effettivamente offrono un servizio al paese, non a chi li usa come deposito. Al telefono della Cri di Abbasanta, attraverso un trasferimento di chiamata, risponde la presidente oristanese Antonella Garau, la quale, essendo referente del gruppo, è l'unica a ricevere le richieste e coordinare le attività. «Dal 2016 ad oggi i volontari di Abbasanta sono attivi - ribadisce con forza la Garau, negando le voci per cui, anche per i servizi nel paese, venissero preferiti altri gruppi della provincia –. Se qualche equipaggio di volontari è rimasto bloccato è perché privo dei requisiti in termini di servizi e aggiornamento», spiega la referente. «L'ambulanza l'abbiamo tolta perché era troppo vecchia - conclude - e l'attrezzatura, non essendoci più il mezzo, è stata messa a disposizione del 118». La situazione è complicata: da una parte una sede, comunale, priva di attrezzature, di un mezzo di soccorso, con la linea telefonica dirottata sul trasferimento di chiamata, e una attività inconsistente, a discapito della comunità. Dall'altra un gruppo la cui referente Garau afferma di coordinare e di tenere attivo. A breve, quel che sembra certo, è che ci sarà un trasloco da fare.

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