La Nuova Sardegna

Oristano

Mercato civico: il Comune risolve il contratto con l'impresa

L'ingresso del mercato da via Mariano IV
L'ingresso del mercato da via Mariano IV

Contenzioso sui lavori di ristrutturazione e ampliamento. Si faranno due nuovi appalti separati per lo spazio commerciale e per i parcheggi

02 ottobre 2018
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ORISTANO. Risoluzione per grave inadempienza contrattuale. Con questa formula il Comune chiude il contratto d’appalto con l’impresa Dentoni di Cagliari per la ristrutturazione e l’ampliamento del mercato civico di via Mazzini con annesso parcheggio. “Era una decisione inevitabile – commenta il sindaco, Andrea Lutzu -. Troppi ritardi e troppe inadempienze. Abbiamo pazientato e tentato di trovare una soluzione nell’interesse generale, ma alla fine abbiamo dovuto prendere atto del fatto che la risoluzione del contratto fosse l’unica strada percorribile. Ora si procederà con la valutazione dello stato di consistenza della struttura e con una nuova gara d’appalto. Procederemo separando i due progetti: quello del parcheggio e quello del mercato”.

"Durante l’esecuzione dei lavori sono state evidenziate problematiche di carattere strutturale, derivanti da errate valutazioni effettuate in sede progettuale - spiega una nota del Comune -. Nelle numerose riunioni affrontate per risolverle l’impresa appaltatrice non è riuscita a proporre una soluzione in grado di risolvere le criticità statiche e le conseguenti complicazioni in materia di resistenza al fuoco delle strutture derivanti da sue errate valutazioni progettuali. Nel disconoscere i suoi errori, l’impresa ha continuato a non formulare alcuna concreta soluzione progettuale, insistendo a chiedere all’Amministrazione di far redigere una perizia di variante per evento imprevisto e imprevedibile, così da porre i maggiori oneri a carico del Comune".

L’appalto alla ditta Dentoni di Cagliari era stato aggiudicato nel dicembre 2015 per un importo complessivo di 3 milioni 277 mila euro, con un ribasso del 4,791%. Ad aprile 2016 era stato approvato il progetto definitivo, a maggio era stato stipulato il contratto e a dicembre approvato il progetto esecutivo secondo le prescrizioni del Comando provinciale dei vigili del fuoco. La consegna dei lavori risale al gennaio 2017, mentre è di maggio dello stesso anno il verbale di sospensione parziale dei lavori (quelli su platea di fondazione e strutture in elevazione) a seguito del rinvenimento di alcuni manufatti presumibilmente contenenti amianto.

Insieme all’atto di sospensione il Comune ordinava all’impresa “di proseguire senza indugio all’esecuzione delle ulteriori lavorazioni previste da programma esecutivo e di predisporre entro 30 giorni naturali il piano di lavoro per la rimozione di materiali contenenti amianto da sottoporre agli enti competenti, previa effettuazione di apposite analisi per la caratterizzazione del materiale”.

“L’impresa – si legge nella determina - non ha mostrato alcuna volontà di voler riprendere i lavori parzialmente sospesi, come dimostrato dai ritardi con i quali ha, solo in parte, ottemperato a quanto disposto nello stesso verbale di sospensione dei lavori ai fini della pronta ripresa degli stessi”. La direzione dei lavori ha quindi adottato più ordini di servizio per la rimozione dei materiali contenenti amianto, operazione preliminare alla ripresa dei lavori di ristrutturazione del mercato.

A maggio di quest’anno il Direttore dei Lavori, anche al fine di contenere il ritardo nei lavori, ha sollecitato l’impresa a fornire i chiarimenti e le integrazioni progettuali per risolvere le problematiche relative alla costruzione del parcheggio. Una nota alla quale l’impresa rispondeva spostando al mese di settembre 2018 il termine per la conclusione dei lavori del parcheggio.

A giugno era stata l’impresa appaltatrice a diffidare il Comune ad adottare una perizia di variante in assenza della quale il contratto si sarebbe inteso risolto di diritto. Ciononostante nei mesi successivi sono proseguite le riunioni e gli incontri tecnici per giungere a una rapida ripresa dei lavori e alla conclusione dell’opera.

Ad agosto l’impresa, attraverso il legale rappresentate e il direttore tecnico, presentavano una ipotesi progettuale per la soluzione delle problematiche strutturali con una riduzione delle superfici coperte ed un costo aggiuntivo di 233 mila euro. Una proposta alla quale il Comune ha risposto con una controproposta che facesse salve alcune esigenze generali del progetto, alla quale però l’impresa non ha risposto “evidenziando così di non intendere realmente progettare e realizzare quanto proposto per il mercato.

La stessa impresa inoltre non si presentava ulteriormente in cantiere, abbandonandolo, al punto che il Direttore dei Lavori solo il 5 settembre poteva accedere al cantiere per verificare lo stato dei luoghi e l’eventuale presenza di situazioni di pericolo, accertando al contempo le condizioni delle opere, la consistenza dei macchinari presenti e la completa assenza della mano d'opera”.

Il 13 settembre il direttore dei lavori ha contestato all’impresa gli addebiti per grave inadempimento contrattuale, l’impresa ha respinto gli addebiti e sostenuto che il contratto è fosse già risolto di diritto dallo scorso 14 luglio. Nelle ultime settimane la decisione dell’Amministrazione comunale di risolvere il contratto e oggi la firma della determina dirigenziale.

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