La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia con 120 cavalieri e controlli antidoping

di Enrico Carta
Sartiglia con 120 cavalieri e controlli antidoping

Primo tacito accordo nella riunione tra cavalieri, gremi, Fondazione e Comune I gremi cedono sulla proposta di scendere a 90 cavalieri. Ma non è finita

07 novembre 2018
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ORISTANO. Pace, tregua o solo silenzio in attesa che le armi tornino a far sentire il loro rumore? Probabilmente il bello deve ancora venire perché, se è vero che la politica è l’arte della mediazione, è anche vero che di mediazione ieri ce n’è stata molta ma forse anche molto apparente. Il primo round lo vincono certamente i cavalieri, per il momento gremi, Fondazione Sartiglia e Comune fanno in silenzio cenno di no o di sì con la testa di fronte al primo esito della riunione, ma l’impressione è che ci sia ancora più di un punto da chiarire sulle “regole d’ingaggio” della prossima giostra.

Se fosse una partita a bocce, sono molto più vicini al pallino i cavalieri in attesa di capire chi avrà fatto il punto definitivo. In Comune comunque si sono stabiliti alcuni punti fermi su quel che si dovrà fare per evitare scivoloni e figuracce generali come quelle dell’anno scorso. Per ora l’accordo (senza firme) prevede che a correre siano centoventi cavalieri e non novanta come invece volevano i gremi e, probabilmente, avrebbero gradito anche la Fondazione, rappresentata dal presidente Angelo Bresciani, e il Comune presente col sindaco Andrea Lutzu e il vice Massimiliano Sanna. Dei centoventi, poi, faranno la Sartiglia solo le pariglie che, alle selezioni, otterranno un punteggio sufficiente. Tutti gli altri resteranno a casa, ma questo era un accordo che già l’associazione Cavalieri, come ha spiegato il presidente Francesco Castagna, aveva trovato al suo interno pur con qualche parere discordante.

Chi sale in sella, sempre a parole, ha garantito la propria disponibilità a effettuare i controlli antidoping preventivi: vi si sottoporranno tutti i cavalieri, ma non durante lo svolgimento della corsa bensì in precedenza – a febbraio scorso era stato questo il motivo dello scontro con l’ex questore e dello sciopero –.

Il sindaco Andrea Lutzu e il presidente della Fondazione Angelo Bresciani, sostenuti dai rappresentanti dei gremi Marco Pessini, Genesio Passiu, Marco Naletto e Carlo Pisanu, i quali hanno fatto il passo indietro sulla Sartiglia a novanta cavalieri, hanno poi chiesto che chi dirige la giostra rispetti degli orari: alle 16.30 la corsa alla stella deve terminare e alle 17 bisogna iniziare la corsa delle pariglie in via Mazzini, dove c’è l’altra parte del pubblico che ha pagato il biglietto per assistere allo spettacolo. Questi ultimi sono sembrati degli steccati un po’ troppo costrittivi che farebbero correre il rischio di sminuire il ruolo del componidori. Non saranno regole scritte, ma dovrebbero diventare l’oggetto di un accordo tacito che le parti si impegnano a rispettare. È davvero finita così, tra baci e abbracci? Oppure sotto la cenere cova l’incendio?

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