La Nuova Sardegna

Oristano

cabras 

Ricci, i pescatori in acque incerte

Ieri primo incontro per capire spazi e regole per la stagione

16 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. La stagione della pesca del riccio è iniziata ieri e si concluderà il 15 aprile del 2019, ma i pescatori cabraresi non sanno ancora da quando potranno esercitarla nell’Area Marina Protetta, che, come negli anni scorsi, è soggetta a limitazioni e prescrizioni più stringenti rispetto al resto del mare, stabilite dal ministero per proteggere quanto più possibile una risorsa che sta diminuendo costantemente.

«I primi a volerla proteggere siamo noi – dice David Bichi, responsabile di uno dei due gruppi di pescatori subacquei professionisti cabraresi, che annovera oltre trenta soci –. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con il sindaco Andrea Abis, con il quale vogliamo fare il punto della situazione attuale. Un incontro necessario per capire lo stato di salute della risorsa presente nei nostri mari».

L’incontro di ieri è andato avanti fino a tarda sera. I pescatori chiedono di conoscere i dati relativi alla presenza dei ricci nelle aree marine – è stabile o diminuita rispetto allo scorso anno? – e vorrebbero che la data di apertura della pesca, pur nel rispetto delle norme, venga anticipata per dare la possibilità di esercitare in maniera diversificata, privilegiando le aree in cui il riccio matura prima.

«Confidiamo nel fatto che le giornate di pesca e i quantitativi da prelevare siano gli stessi dell’anno scorso – spiega Davide Bichi –, ma anche che ci venga concesso di pescare nelle aree in cui il riccio è già pronto per essere pescato. Perché, l’esperienza ci insegna che ci sono zone in cui cresce prima che in altre. Ed è proprio in quelle zone, a noi ben note, che vogliamo operare». (pi.maro.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative