Lo youtuber e le periferie
di Roberta Fois
Daniele Puggioni, 24 anni: videoreporter testimone di povertà e sofferenze
02 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Raccontare con la forza delle immagini, saper cogliere quelle giuste e sceglierle con cura per testimoniare e spiegare ciò che vedono i propri occhi attraverso quello della videocamera.
Sguardi, luoghi, colori e fotogrammi che trasportano in un'altra realtà e la presentano in modo oggettivo, chiaro e diretto per farla conoscere con precisione e curiosità.
È il lavoro che ha scelto Daniele Puggioni, video reporter ventiquattrenne di Oristano, che da più di due anni realizza i suoi video reportage in totale autonomia viaggiando per il mondo per scoprire nuove storie. Uno sguardo attento e critico che dimostra anche nel suo ultimo lavoro pubblicato solo qualche giorno fa nel suo canale youtube.
“A casa loro” è un corto di quindici minuti girato a Gaziantep che apre una finestra sulla situazione dei migranti siriani in Turchia, dove Daniele Puggioni ha trascorso due mesi e ha toccato con le sue riprese le sfumature di una storia tanto lontana quanto familiare a quella italiana.
Quindici minuti in cui si alternano immagini, interviste e una voce fuori campo che guida con ritmo incisivo chi guarda il video.
Dopo essersi diplomato al liceo scientifico tecnologico di Oristano, Daniele Puggioni ha frequentato un corso di regia cinematografica alla Rosencratz e Guildenstern di Bologna dove ha perfezionato la sua tecnica e dove intende tornare appena possibile per continuare a studiare e migliorarsi.
L’esperienza bolognese è stata determinante per Daniele per calcare con passi più decisi la sua strada da video reporter che ha tracciato anche nei due anni vissuti in Kenya dove ha auto prodotto diversi reportage su scorci di vita keniota.
Con “Street children in Kenya - Henry's Space”, ad esempio, ha raccontato la complessa situazione dei bambini di strada e ha vinto il primo premio nella categoria video del “Walk On Rights 2019”, il concorso sui Diritti Umani di Amnesty International, e il “Premio Speciale”.
Dal Kenya arriva anche il suo reportage sulla disabilità, realizzato per una campagna di crowdfunding a favore dell’associazione United Disabled Persons of Laikipia di Nanyuki, e la storia dell’erborista Ramoh che nella Contea di Meru coltiva la cosiddetta “droga dei poveri” e vive con le sue quasi 20 mogli. «Mi piace fare i reportage perché sono vivi, non c’è un secondo ciack – ha spiegato Daniele Puggioni – è stato difficile realizzare l'ultimo in Turchia perché la gente spesso non vuole parlare davanti alla telecamera, ha il timore di compromettersi». Per scoprire questi e gli altri lavori del video reporter oristanese, che ha prodotto anche video clip musicali, è possibile collegarsi al suo canale youtube. Link video: https://www.youtube.com/watch?v=Skskmxz1WXs.
Sguardi, luoghi, colori e fotogrammi che trasportano in un'altra realtà e la presentano in modo oggettivo, chiaro e diretto per farla conoscere con precisione e curiosità.
È il lavoro che ha scelto Daniele Puggioni, video reporter ventiquattrenne di Oristano, che da più di due anni realizza i suoi video reportage in totale autonomia viaggiando per il mondo per scoprire nuove storie. Uno sguardo attento e critico che dimostra anche nel suo ultimo lavoro pubblicato solo qualche giorno fa nel suo canale youtube.
“A casa loro” è un corto di quindici minuti girato a Gaziantep che apre una finestra sulla situazione dei migranti siriani in Turchia, dove Daniele Puggioni ha trascorso due mesi e ha toccato con le sue riprese le sfumature di una storia tanto lontana quanto familiare a quella italiana.
Quindici minuti in cui si alternano immagini, interviste e una voce fuori campo che guida con ritmo incisivo chi guarda il video.
Dopo essersi diplomato al liceo scientifico tecnologico di Oristano, Daniele Puggioni ha frequentato un corso di regia cinematografica alla Rosencratz e Guildenstern di Bologna dove ha perfezionato la sua tecnica e dove intende tornare appena possibile per continuare a studiare e migliorarsi.
L’esperienza bolognese è stata determinante per Daniele per calcare con passi più decisi la sua strada da video reporter che ha tracciato anche nei due anni vissuti in Kenya dove ha auto prodotto diversi reportage su scorci di vita keniota.
Con “Street children in Kenya - Henry's Space”, ad esempio, ha raccontato la complessa situazione dei bambini di strada e ha vinto il primo premio nella categoria video del “Walk On Rights 2019”, il concorso sui Diritti Umani di Amnesty International, e il “Premio Speciale”.
Dal Kenya arriva anche il suo reportage sulla disabilità, realizzato per una campagna di crowdfunding a favore dell’associazione United Disabled Persons of Laikipia di Nanyuki, e la storia dell’erborista Ramoh che nella Contea di Meru coltiva la cosiddetta “droga dei poveri” e vive con le sue quasi 20 mogli. «Mi piace fare i reportage perché sono vivi, non c’è un secondo ciack – ha spiegato Daniele Puggioni – è stato difficile realizzare l'ultimo in Turchia perché la gente spesso non vuole parlare davanti alla telecamera, ha il timore di compromettersi». Per scoprire questi e gli altri lavori del video reporter oristanese, che ha prodotto anche video clip musicali, è possibile collegarsi al suo canale youtube. Link video: https://www.youtube.com/watch?v=Skskmxz1WXs.
