La Nuova Sardegna

Oristano

Oggi dal giudice l’ex commissaria

di Enrico Carta
Oggi dal giudice l’ex commissaria

Interrogatorio per Maria Giovanna Porcu: rischia la sospensione. Confermati i domiciliari per Piras

11 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Quanta voglia di parlare avrà Maria Giovanna Porcu? Per l’ex commissaria dell’Assl la scelta non è facile. Ormai è lontana dall’ospedale San Martino, ma non dall’Assl oristanese visto che al momento è responsabile amministrativo del Distretto sanitario di Ales-Terralba. Proprio questo suo ruolo ha convinto i pubblici ministeri Armando Mammone e Marco De Crescenzo, che hanno lavorato sotto la supervisione del procuratore Ezio Domenico Basso, a chiedere una misura cautelare che la allontanerebbe dal lavoro. La sua sospensione dal ruolo dirigenziale che tutt’ora ricopre nell’Assl oristanese, dopo un giro di valzer quale commissaria dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, dipende dall’esito dell’interrogatorio fissato per questa mattina di fronte al giudice per le indagini preliminari Annie Cecile Pinello che poi deciderà se accogliere o meno la richiesta della procura che vorrebbe vedere Maria Giovanna Porcu fermarsi ai box per una lunga sosta, per lo meno sino a quando non saranno chiariti vari aspetti dell’inchiesta Ippocrate.

Tolto il coperchio, si è visto cosa conteneva il pentolone della sanità oristanese. Tra i protagonisti principali del presunto scandalo legato ai concorsi truccati, alle assunzioni fatte in cambio di voti, al ricorso costante alle agenzie interinali per piazzare gli amici del Partito dei Sardi, ci sarebbe anche l’ex commissaria, difesa dagli avvocati Guido Manca Bitti e Carlo Figus. A differenza delle altre cinque persone già colpite da misura cautelare, per Maria Giovanna Porcu il provvedimento non è scattato per una mera questione procedurale. Prima che il giudice per le indagini preliminari prenda una decisione, è necessario essere sottoposti a interrogatorio. Se dovesse rispondere alle domande e chiarire la sua estraneità ai fatti, la misura cautelare sicuramente non verrà emessa. Al contrario, se non riuscisse a respingere le contestazioni che le sono state mosse nell’ordinanza cautelare o se dovesse avvalersi della facoltà di non rispondere, appare pressoché scontato che scatterà la sospensione dall’attività lavorativa.

Sarebbe la prima tra gli indagati a essere colpita da tale provvedimento. Sono infatti ai domiciliari l’ex primario di Ginecologia Antonio Succu, l’ex primario di Anestesia ed ex consigliere regionale del Pds Augusto Cherchi, il capo degli infermieri del reparto di Ginecologia Salvatore Manai e il responsabile delle professioni sanitarie del San Martino Gianni Piras. Quest’ultimo, assistito dall’avvovato Luigi Satta, è stato l’unico a sottoporsi all’interrogatorio, ma evidentemente le sue parole non hanno convinto il giudice. L’istanza di revoca dei domiciliari è stata respinta.

In Primo Piano
Trasporti

Numeri in crescita nel 2023 per gli aeroporti di Olbia e Cagliari, in calo Alghero

Le nostre iniziative