La Nuova Sardegna

Oristano

Usi civici, altolà da Bonarcado

Usi civici, altolà da Bonarcado

Il sindaco Pinna: «Vietato vendere i terreni di Pabarile, chi lo fa commette reato» 

23 ottobre 2019
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BONARCADO. L’utilizzo delle terre civiche, concesse ai cittadini temporaneamente e solo per essere coltivate, continua a rimanere un problema di non facile soluzione ovunque. Sono molti a ritenere di poterne usufruire a proprio piacimento e a pensare, erroneamente, di divenirne proprietario e poterle perfino rivendere. La normativa che regolamenta la materia però è molto chiara. E dice che quei terreni non possono essere usucapiti né rivenduti a terzi perché la proprietà e collettiva. Per ribadire il dettato della legge (la 168 del 20 novembre 2018), il sindaco Franco Pinna ha recentemente emanato un documento finalizzato a chiarire ulteriormente la materia. Pinna spiega, ancora una volta, che ogni tentativo di vendita di quelle terre, nel caso specifico Pabarile, non è legale. E per affermare meglio il contenuto della norma, scrive: «Essendo pervenute segnalazioni riguardo a tentativi di vendita dei terreni in questione – si legge nel documento – si ricorda ai cittadini che si tratta di pratica illegale, in quanto la legge non lo consente». A spiegarlo in maniera chiara ed esaustiva è l’articolo 3, che specifica che le terre adibite a uso civico sono definite beni collettivi, pertanto non sono possono essere alienate, divise, usucapite. Il problema degli usi civici si era già manifestato qualche tempo fa, tanto che lo stesso sindaco Franco Pinna aveva indetto un’assemblea popolare per spiegare i contenuti del regolamento Comunale dei terreni gravati dagli usi civici, approvato dal Consiglio nel mese di luglio del 2018. In quella sede Pinna aveva sottolineato che le normative indicano le modalità e le tempistiche per ottenere in concessione le terre civiche, e che per le stesse viene esclusa ogni possibilità di compravendita. Ciononostante, evidenzia la nota, qualcuno, disattendendo dalla legge, avrebbe provato a rivendere il terreno di cui è assegnatario temporaneamente. Il sindaco diffida chiunque dal mettere in pratica qualsiasi transazione di vendita o acquisto. «Per arginare queste pratiche illegali i trasgressori verranno immediatamente segnalati alle autorità».(pi.maro)

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