maltempo
Strade percorribili, ma si teme per l’arrivo di altre piogge
CUGLIERI. Dopo la breve tregua concessa ieri, nuove precipitazioni piovose in arrivo, con allerta giallo per oggi. La situazione in Provincia è tornata alla normalità; riaperta al traffico nelle...
27 novembre 2019
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CUGLIERI. Dopo la breve tregua concessa ieri, nuove precipitazioni piovose in arrivo, con allerta giallo per oggi. La situazione in Provincia è tornata alla normalità; riaperta al traffico nelle prime ore della mattinata di ieri anche la provinciale 14 nel tratto che va da Milis a Narbolia, ma sulla carreggiata si vedono chiaramente i segni lasciati dall’acqua che l’ha invase depositando fango ed erba secca in grande quantità.
A Oristano ieri mattina il ponte sommergibile di Silì è stato riaperto ma la Protezione civile monitora la situazione ed è pronta a nuovi divieti. Il rio Fissula nella giornata di ieri si è ingrossato in un attimo e nella sua corsa verso Foghe ha trascinato detriti e fango in grande quantità. Il rio Santa Caterina, che sfocia nell’omonima spiaggia, ieri aveva assunto dimensioni preoccupanti. Oltre ad aver inondato il parco giochi, non ha causato altri danni. Ma i problemi più urgenti da risolvere riguardano le strade di campagna del Montiferru, in alcuni tratti allagate e impercorribili. «Stiamo cercando di ripristinare la viabilità rurale – ha detto ieri il sindaco di Cuglieri Gianni Panichi – e far defluire l’acqua verso i campi e renderle nuovamente transitabili. In questi giorni, se il maltempo ci dà un po’ di tregua, cercheremo di capire quali siano gli interventi da realizzare per contenere i danni causati dalla pioggia».
Da segnalare infine il comportamento di qualche incivile, che ha lasciato una catasta di sacchi di iuta pieni di altri scacchi a poca distanza dal rio Sos Molinos, in territorio di Bonarcado.
A togliere il pericoloso tappo che rischiava di creare uno sbarramento, ci hanno pensato Stefania Piredda, consigliera comunale di minoranza.
Poco dopo aver concluso il lavoro, condotto sotto la pioggia battente, il fiume ha portato giù un’enorme quantità di detriti che per fortuna non si sono riversati nella strada. «Mi sono accorta della presenza di quei sacchi perché in quel tratto di strada vado a correre ogni giorno, anche quando piove – ha detto la consigliera Piredda – e ho capito subito che potevano creare un ostacolo al passaggio del fiume, quindi, insieme a un amico li abbiamo tolti».
Piero Marongiu
A Oristano ieri mattina il ponte sommergibile di Silì è stato riaperto ma la Protezione civile monitora la situazione ed è pronta a nuovi divieti. Il rio Fissula nella giornata di ieri si è ingrossato in un attimo e nella sua corsa verso Foghe ha trascinato detriti e fango in grande quantità. Il rio Santa Caterina, che sfocia nell’omonima spiaggia, ieri aveva assunto dimensioni preoccupanti. Oltre ad aver inondato il parco giochi, non ha causato altri danni. Ma i problemi più urgenti da risolvere riguardano le strade di campagna del Montiferru, in alcuni tratti allagate e impercorribili. «Stiamo cercando di ripristinare la viabilità rurale – ha detto ieri il sindaco di Cuglieri Gianni Panichi – e far defluire l’acqua verso i campi e renderle nuovamente transitabili. In questi giorni, se il maltempo ci dà un po’ di tregua, cercheremo di capire quali siano gli interventi da realizzare per contenere i danni causati dalla pioggia».
Da segnalare infine il comportamento di qualche incivile, che ha lasciato una catasta di sacchi di iuta pieni di altri scacchi a poca distanza dal rio Sos Molinos, in territorio di Bonarcado.
A togliere il pericoloso tappo che rischiava di creare uno sbarramento, ci hanno pensato Stefania Piredda, consigliera comunale di minoranza.
Poco dopo aver concluso il lavoro, condotto sotto la pioggia battente, il fiume ha portato giù un’enorme quantità di detriti che per fortuna non si sono riversati nella strada. «Mi sono accorta della presenza di quei sacchi perché in quel tratto di strada vado a correre ogni giorno, anche quando piove – ha detto la consigliera Piredda – e ho capito subito che potevano creare un ostacolo al passaggio del fiume, quindi, insieme a un amico li abbiamo tolti».
Piero Marongiu