La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia e antidoping, pronti due patteggiamenti

Sartiglia e antidoping, pronti due patteggiamenti

L’ex presidente e un cavaliere si accordano col pm nell’inchiesta sul presunto scambio di persona

29 novembre 2019
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ORISTANO. È un accordo sulla parola, diventerà qualcosa di molto concreto nella prossima udienza fissata per il 23 gennaio. Sarà in quella data che altri due imputati del processo per il presunto scambio di persone, escogitato per dribblare i test antidoping alla Sartiglia del 2018, patteggeranno e chiuderanno i conti con la giustizia. Fino a che non sarà reso ufficiale da qualche atto di udienza, si tratta solo di intenzioni per cui un cambio di strategia processuale può ancora essere attuato. Al momento però sia Francesco Castagna, allora presidente dell’associazione cavalieri, sia il cavaliere Paolo Rosas pare abbiano scelto la strada definitiva da imboccare. Per quest’ultimo, che si sarebbe sostituito al compagno Giuseppe Frau, la pena pattuita col pubblico ministero Marco De Crescenzo sarebbe di dieci mesi. Secondo l’accusa, la sostituzione di persona sarebbe stata organizzata precedentemente alla giostra equestre della domenica di carnevale, per fare in modo che il compagno chiamato non risultasse positivo all’antidoping. A questo disegno avrebbe preso parte, nei panni del suggeritore, anche l’ex presidente dell’associazione cavalieri, Francesco Castagna che, assistito a sua volta dall’avvocato Roberto Salaris, dovrebbe patteggiare un anno.

Diversa sarà invece la scelta che faranno gli altri imputati rimasti. Il processo che non si è aperto ieri per un vizio di notifica sarà celebrato con rito ordinario per i cavalieri Roberto Pau, Marco Pau e Gianluca Russo e per il componente della vecchia Fondazione Sa Sartiglia, Marzio Schintu che saranno difesi dagli avvocati Adriano Sollai, Carlo Figus, Lorenzo Soro, Andrea D’Andrea e Carlo Pau. Sono invece fuori dal processo le posizioni degli altri indagati della prima ora, tutti cavalieri. Giuseppe Catapano aveva patteggiato al termine delle indagini, mentre erano state archiviate le posizioni di Daniele Ferrari e dei fratelli Marco e Francesco Serra, risultati estranei alla vicenda. (e.carta)

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