La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, scuole senza certificati antincendio: dirigente comunale a processo

Michela Cuccu
Oristano, scuole senza certificati antincendio: dirigente comunale a processo

Alla sbarra il capo ufficio tecnico del Comune per l’assenza di documentazione di tre istituti

18 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Non avrebbe richiesto la certificazione di inizio attività per l’accertamento dei requisiti sull’anticendio di tre scuole cittadine. Di questo è accusato l’attuale dirigente del settore “Sviluppo del territorio” del Comune, Giuseppe Pinna, il cui processo dinanzi al giudice monocratico, Marco Mascia, ieri pomeriggio è entrato nel vivo. In realtà si tratta di tre procedimenti, tutti con unico imputato il dirigente, unificati in quanto, con il medesimo capo di imputazione.

Tutto ebbe inizio nel 2017, a seguito di una segnalazione da parte dell’allora dirigente dell’istituto comprensivo 2, Alessandro Cortese che segnalava l’assenza della “Scia” (acronimo che indica la segnalazione certificata di inizio attività) diventato obbligatorio dal 2012. Le scuole prive di certificazione erano la primaria di via Bellini, la secondaria di primo grado di via Marconi e la scuola dell’Infanzia di via Campania. In Comune vengono a sapere che sarebbe stata omessa la richiesta dei certificati quando, dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco arriva una nota inviata, fra altri, al segretario generale, Luigi Mele che ieri è stato il protagonista del processo, chiamato a testimoniare in difesa dell’ingegner Giuseppe Pinna. Rispondendo alle domande del giudice, del Pubblico ministero, Ivan Sanna e dell’avvocato difensore, Donatella Pau, il segretario comunale ha chiarito come la pratica fosse di competenza del dirigente del settore Pubblica istruzione e non dei Lavori pubblici che all’epoca dei fatti, era stato affidato ad interim a Pinna perchè nel frattempo era scaduto il contratto all’ingegner Walter Murru che aveva guidato la struttura durante la giunta Tendas.

«Ne discutemmo anche in sede di conferenza dei dirigenti e sapevo che tutte le prescrizioni richieste erano state fatte», ha detto Luigi Mele, che ha anche spiegato come i dirigenti informarono anche l’amministrazione comunale di alcune criticità sugli edifici, confermando le dichiarazioni spontanee fatte in apertura di udienza, dallo stesso Pinna che ha spiegato come quelle certificazioni in realtà, non le possedesse nessuna scuola cittadina «compresi gli edifici non di competenza comunale», e che tutti gli interventi, compresi quelli legati alle dotazioni dell’anticendio, venissero fatte regolarmente. Pinna ha anche spiegato che gli interventi sugli edifici scolastici avvengono in base alla programmazione fatta dall’amministrazione comunale e sono legati alla disponibilità dei fondi. Dunque, secondo la difesa, non ci fu da parte dell’ingegner Pinna alcuna omissione. Il processo continua il 7 settembre prossimo.
 

In Primo Piano

Video

Sassari, il sindaco Nanni Campus: «Il 25 aprile è stato strumentalizzato, anche io ho ceduto sbagliando clamorosamente»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative