La Nuova Sardegna

Oristano

Antidoping alla Sartiglia, due cavalieri patteggiano

Michela Cuccu
Antidoping alla Sartiglia, due cavalieri patteggiano

Paolo Rosas e Francesco Castagna si accordano con l’accusa sulla pena. Sconteranno 10 e 12 mesi. Il due aprile il processo per altri quattro imputati

25 gennaio 2020
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ORISTANO. Due patteggiamenti e quattro rinvii a giudizio. È andata come ampiamente previsto, l’udienza dinanzi al Gup Anne Cecile Pinello che ieri mattina ha fissato per il prossimo 2 aprile il processo sul presunto scambio di persone, escogitato per dribblare il test dell’antidoping sulle urine dei cavalieri della Sartiglia del 2018.

Due cavalieri, hanno infatti patteggiato, chiuderanno i conti con la giustizia e uscendo definitivamente di scena da uno dei processi sull’edizione forse più chiacchierata della giostra medioevale. Si tratta del cavaliere Paolo Rosas, che si sarebbe sostituito al compagno Giuseppe Frau: la pena pattuita col pubblico ministero Marco De Crescenzo è di dieci mesi, appena inferiore a quella accordata per Francesco Castagna, allora presidente dell’associazione cavalieri che invece, assistito dall’avvocato Roberto Salaris, ha patteggiato un anno.

Secondo l’accusa, la sostituzione di persona era stata organizzata precedentemente alla giostra equestre della domenica di carnevale, per fare in modo che Frau, chiamato per il test, non risultasse positivo all’antidoping.

A questo disegno avrebbe preso parte, nei panni del suggeritore, anche l’ex presidente dell’associazione cavalieri, Francesco Castagna.

Diversa è stata invece la scelta degli altri imputati rimasti. Il processo con rito ordinario, è stato infatti fissato al 2 aprile per i cavalieri Roberto Pau, Marco Pau e Gianluca Russo e per il componente della vecchia Fondazione Sa Sartiglia, Marzio Schintu che saranno difesi dagli avvocati Adriano Sollai, Carlo Figus, Lorenzo Soro, Andrea D’Andrea e Carlo Pau.

Sono invece fuori dal processo le posizioni degli altri indagati della prima ora, tutti cavalieri. Giuseppe Catapano aveva patteggiato al termine delle indagini, mentre erano state archiviate le posizioni di Daniele Ferrari e dei fratelli Marco e Francesco Serra, risultati estranei alla vicenda.

Insomma, una Sartiglia che, a distanza di due anni, non si è ancora conclusa, almeno sul fronte giudiziario, considerato che anche il processo che vede imputati, fra gli altri, gli allora due capi corsa, Antonio Giandolfi, cumponidori per i Contadini, accusato di oltraggio a pubblico ufficiale per aver insultato Giovanni Aliquò, all’epoca questore di Oristano in carica, e Andrea Solinas, capocorsa per i Falegnami, accusato invece di interruzione di pubblico servizio, sono ancora in corso.



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