La Nuova Sardegna

Oristano

Meningite, stabili le condizioni della bambina di San Nicolò Arcidano

Meningite, stabili le condizioni della bambina di San Nicolò Arcidano

Resta in Rianimazione la piccola di 15 mesi di San Nicolò Arcidano, ma non ci sono peggioramenti

31 gennaio 2020
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ORISTANO. Resta in rianimazione, la bambina di quindici mesi di San Nicolò Arcidano ricoverata con la diagnosi di meningite nelle prime ore di sabato scorso. Questo racconta il bollettino della Direzione aziendale dell’ospedale Brotzu di Cagliari dove la piccola era arrivata a bordo di un elicottero del 118. Nell’asettico linguaggio ospedaliero, dal Brotzu arriva la conferma: «le condizioni cliniche della piccola paziente sono stabili». È atteso invece per oggi, l’esito delle analisi sierologiche per l'individuazione del ceppo virale. Inoltre un campione è stato inviato all’Istituto superiore di sanità per un ulteriore studio genomico.

La bambina intanto pare sta reagendo bene alle terapie antibiotiche che le vengono somministrate nel reparto di Rianimazione dov’era stata trasferita dopo un breve passaggio al reparto di Pediatria. È qui che i medici si erano resi conto della gravità delle condizioni della piccola paziente che, oltre alla febbre altissima aveva forti convulsioni e rigidità della nuca. Erano stati i genitori, allarmati, a chiedere l’intervento del 118.

Nel frattempo tutti coloro che sono stati a contatto con la bambina, familiari e personale sanitario, compreso l’equipaggio dell’elicottero, sono stati sottoposti alla profilassi. Non ci sarebbero in ogni modo rischi di un possibile contagio, dato che la bambina non frequentava l’asilo nido e aveva rari contatti con estranei. La piccola non era stata sottoposta alla vaccinazione contro la meningite che anche se non obbligatoria è fortemente consigliata dai sanitari e fornita gratuitamente dal 2019. Mancata vaccinazione che però all’Assl di Oristano, dove due anni prima dell’intervento del ministero della Salute, il vaccino per il meningococco viene praticato gratuitamente sui bambini a partire dai sei mesi di vita, non commentano. Dagli uffici di via Carducci, per evitare anche facili polemiche, spiegano infatti che le vaccinazioni in questo caso si possano fare entro i due anni di vita che la bambina ammalata, ancora non aveva compiuto. A San Nicolò Arcidano, il paese dove la piccola vive con la sua famiglia, la vicenda viene vissuta con molta apprensione e tutti si augurano che guarisca rapidamente e che possa rientrare al più presto a casa.

Michela Cuccu

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