La Nuova Sardegna

Oristano

imprenditoria 

Partite Iva, la salvezza è la Zona franca urbana

di Valentina Atzeni

ORISTANO. La proposta è stata più che allettante, ma il popolo delle partite Iva oristanesi chiede azioni concrete. Riuniti ieri pomeriggio a palazzo degli Scolopi, artigiani e commercianti si sono...

31 gennaio 2020
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ORISTANO. La proposta è stata più che allettante, ma il popolo delle partite Iva oristanesi chiede azioni concrete. Riuniti ieri pomeriggio a palazzo degli Scolopi, artigiani e commercianti si sono affidati al presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti Giorgio Ibba e al commercialista Giorgio Mocci, che hanno promesso la stesura di un documento da inviare agli uffici regionali e al ministero dello Sviluppo economico per chiedere l’istituzione della Zona franca urbana.

Sarebbe una manna dal cielo che per i primi cinque anni di attività ridurrebbe la pressione fiscale del 100% alle imprese locali. «Si tratta di una misura che non solo darebbe respiro a una categoria ormai allo stremo delle forze – ha affermato Giorgio Mocci –, ma incentiverebbe i giovani a restare sul territorio dando nuovo impulso all’economia».

D’altro canto è fondamentale che la politica faccia la sua parte. Sebbene data per partente dalla giunta Lutzu, l’assessora alle Attività produttive, Pupa Tarantini, ha rinnovato il suo impegno e il suo supporto, espressi già il 22 gennaio durante il primo raduno delle partita Iva.

«Occorre avere l’appoggio della politica anche a livello nazionale, perché una volta portata avanti l’istanza, si migliorerà concretamente il conto economico delle imprese sarde e in particolare quelle della nostra provincia», ha detto il presidente dell’Ordine, Giorgio Ibba, assicurando che è in via di definizione il documento da inviare al ministero dello Sviluppo economico, studiato in accordo fra tra tutti gli ordini sardi dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

Soddisfatti commercianti e piccoli imprenditori, che si dicono pronti a fissare la data della prossima riunione, alla quale si attende anche la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria.

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