La Nuova Sardegna

Oristano

La rivolta dei consiglieri sardisti

di Davide Pinna
La rivolta dei consiglieri sardisti

Atzeni dopo il rimpasto nella giunta Lutzu: «Andiamo all’opposizione». La segreteria cittadina media

06 febbraio 2020
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ORISTANO. Non si è ancora placato, in casa sardista – bisognerebbe però capire qual è esattamente la casa sardista in questo momento a Oristano –, il malumore per la revoca delle deleghe all’ex assessore all’Urbanistica Gianfranco Sedda. A parlare, ora, è Danilo Atzeni, capogruppo dei Quattro Mori a palazzo degli Scolopi che, dalla prossima seduta del consiglio comunale, siederà nei banchi dell’opposizione, insieme ai colleghi Gigi Mureddu e Marina Canoppia. «L’assessore Sedda stava lavorando per il bene della città. Oltre a Oristano Ovest, Zone Equus e Usi Civici c’era un altro progetto che stava portando avanti in sinergia con l’omologo assessore regionale, quello per la realizzazione del Villaggio Sartiglia nella zona del foro boario. Ora quel lavoro lo dovrà portare avanti chi ci sostituirà, ma sappiamo benissimo che un cambio di assessore comporta rallentamenti».

Il riferimento è al progetto di raggruppare le scuderie di gran parte dei sartiglianti, cercando di risolvere così anche l’annosa questione degli abusi edilizi. Di tornare in maggioranza, per ora, tra i tre consiglieri non si parla, anche se in politica tutto può cambiare da un momento all’altro. «C’è delusione anche nei vertici del partito, compreso il presidente Solinas, per quello che è successo. Certo, il governo regionale continuerà a lavorare con l’amministrazione locale e anche noi faremo la nostra parte, però dall’opposizione».

La domanda più frequente è se la rottura col partito che guida la maggioranza regionale di centro destra potrebbe avere ripercussioni su una eventuale ricandidatura di Lutzu a sindaco. «Se le cose dovessero restare come sono, non lo sosterremo», prosegue Danilo Atzeni. Sul fronte interno, dalla segreteria cittadina del Psd’Az arrivano segnali di pace: «La frattura tra la sezione e i consiglieri comunali si può ricomporre – spiega il segretario Paolo Angioi –. Abbiamo in corso un dialogo anche con i vertici regionali. Per noi è importante stare in questa maggioranza e nei prossimi giorni cercheremo di mediare per rientrare nella giunta comunale con un nome scelto tra i sardisti oristanesi». Quali sardisti? Quelli che siedono in Consiglio o il gruppo direttivo del partito in città con cui il feeling con i tre non è sinora sbocciato? La propsta sul tavolo, in realtà, c’è già da ieri sera. Il direttivo cittadino propone di avere due assessori sotto il proprio simbolo, visto il numero di consiglieri: uno sarebbe ancora Gianfranco Sedda, la seconda è una donna ancora da individuare, così da risolvere la questione quote rosa su cui la consigliera 5 Stelle Patrizia Cadau valuta l’impugnazione del decreto di nomina della giunta: «Come già nel 2017 non è stata rispettata la legge che prevede il 40% minimo di rappresentanza per ogni genere. Questa giunta, dunque, è illegittima e si rischia che tutti gli atti prodotti non siano validi. Ancora più grave che i soloni di partito non consentano alle donne la massima rappresentanza e la piena operatività mantenendole sotto il soffitto di cristallo per gestirle puramente come orpelli e tappabuchi».

Nella mattinata di ieri infine sono stati interrotti i lavori della commissione Bilancio, dato che l’ex presidente Angelo Angioi è entrato in giunta. «Stiamo discutendo il bilancio 2020 – spiega il vice, Francesco Federico –, è un argomento importante. Bisogna ricomporre l’organo, rispettando gli equilibri tra maggioranza e opposizione, ed eleggere un nuovo presidente. A quel punto si potranno riprendere i lavori».

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