La Nuova Sardegna

Oristano

Delitto del lago, Giada oggi 18enne si pente: "Ho capito il male che ho fatto"

Enrico Carta
La madre di Manuel Careddu fuori dall'aula della sezione per i minorenni della Corte d'appello
La madre di Manuel Careddu fuori dall'aula della sezione per i minorenni della Corte d'appello

Il processo d'appello nella sezione per i minorenni della Corte d'appello di Cagliari per l'omicidio di Manuel Careddu commesso l'11 settembre 2018 sulle sponde dell'Omodeo

29 febbraio 2020
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CAGLIARI. Davanti a sé i giudici. Qualche sedia più in là la madre di Manuel Careddu. Quando era entrata in aula, Giada Campus (18 anni, nata a Macomer e residente ad Abbasanta da qualche anno) non aveva trattenuto le lacrime. Ora invece parla con voce più scorrevole: è la ragazzina del gruppo che l’11 settembre 2018 uccise sulle sponde del lago Omodeo il diciottenne di Macomer. Nell’aula della sezione per i minorenni della corte d’appello di Cagliari, Giada Campus dice di essere pentita: «Ho avviato un percorso attraverso il quale ho davvero raggiunto la consapevolezza del male che ho fatto».

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