Provinciale Samugheo-Busachi, i comuni accelerano i tempi
BUSACHI. L'unione del Barigadu tenta di accelerare le procedure finalizzate alla messa in sicurezza della strada Samugheo-Busachi chiedendo di sostituirsi alla Provincia.L’arteria è spezzata in due...
10 marzo 2020
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BUSACHI. L'unione del Barigadu tenta di accelerare le procedure finalizzate alla messa in sicurezza della strada Samugheo-Busachi chiedendo di sostituirsi alla Provincia.
L’arteria è spezzata in due da quando, a dicembre, ha ceduto il ponte di sul rio Tausi. I due Comuni direttamente interessati dall'attraversamento hanno cercato di attenuare i disagi sistemando un percorso alternativo che fa da cerniera ai due tronconi ancora transitabili della provinciale 71, ma la bretella può a malapena sopportare il traffico leggero e il passaggio dei mezzi agricoli utilizzati dagli allevatori locali ed è interdetta al traffico pesante. Urge quindi una terapia d'urto sul ponte interrotto e occorre trovarla in tempi brevi. Per questa ragione i sindaci della zona hanno deliberato la richiesta indirizzata alla Provincia di Oristano di trasferire all'Unione del Barigadu le competenze riguardanti l'iter amministrativo e burocratico dei lavori di ripristino. Rimane l'incognita dei fondi, 360.000 euro che Regione ed ente intermedio hanno già detto di non avere. Una delle possibilità ancora in campo è rappresentata dalla legge 28 del 1985 da cui derivano i fondi destinati al ristoro dei danni alla cosa pubblica provocati da eventi naturali. Samugheo e Busachi hanno dichiarato lo stato di calamità ed è previsto che facciano lo stesso le amministrazioni dei territori contigui. «Ho chiesto alle Unioni del Barigadu, del Guilcier, dell'Alta Marmilla e del Mandrolisai di adottare la delibera del nostro Comune in quanto si parla di uno snodo importante per il sistema dei trasporti e per le aziende di un'area molto più vasta della nostra», ha spiegato il presidente dell'Unione del Barigadu Giovanni Orrù, che oggi chiederà un nuovo incontro all'assessore regionale ai lavori pubblici per fare il punto della situazione e sollecitare lo stanziamento di risorse ad hoc. (mac)
L’arteria è spezzata in due da quando, a dicembre, ha ceduto il ponte di sul rio Tausi. I due Comuni direttamente interessati dall'attraversamento hanno cercato di attenuare i disagi sistemando un percorso alternativo che fa da cerniera ai due tronconi ancora transitabili della provinciale 71, ma la bretella può a malapena sopportare il traffico leggero e il passaggio dei mezzi agricoli utilizzati dagli allevatori locali ed è interdetta al traffico pesante. Urge quindi una terapia d'urto sul ponte interrotto e occorre trovarla in tempi brevi. Per questa ragione i sindaci della zona hanno deliberato la richiesta indirizzata alla Provincia di Oristano di trasferire all'Unione del Barigadu le competenze riguardanti l'iter amministrativo e burocratico dei lavori di ripristino. Rimane l'incognita dei fondi, 360.000 euro che Regione ed ente intermedio hanno già detto di non avere. Una delle possibilità ancora in campo è rappresentata dalla legge 28 del 1985 da cui derivano i fondi destinati al ristoro dei danni alla cosa pubblica provocati da eventi naturali. Samugheo e Busachi hanno dichiarato lo stato di calamità ed è previsto che facciano lo stesso le amministrazioni dei territori contigui. «Ho chiesto alle Unioni del Barigadu, del Guilcier, dell'Alta Marmilla e del Mandrolisai di adottare la delibera del nostro Comune in quanto si parla di uno snodo importante per il sistema dei trasporti e per le aziende di un'area molto più vasta della nostra», ha spiegato il presidente dell'Unione del Barigadu Giovanni Orrù, che oggi chiederà un nuovo incontro all'assessore regionale ai lavori pubblici per fare il punto della situazione e sollecitare lo stanziamento di risorse ad hoc. (mac)
