La Nuova Sardegna

Oristano

il mercatino 

Inaugurazione sotto tono a Sant’Efisio

di Davide Pinna
Inaugurazione sotto tono a Sant’Efisio

La nuova piazza definita dagli operatori bella e accogliente

11 marzo 2020
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ORISTANO. Doveva essere una grande festa, il primo giorno del mercato rionale di Sant'Efisio nella nuova piazza dove sorgevano le case minime. Doveva essere il giorno in cui si mostrava il primo risultato tangibile del piano Oristano Est. Purtroppo, la combinazione degli eventi, imprevedibile fino a qualche settimana fa, ha fatto sì che questo giorno speciale coincidesse con l'estensione della zona rossa a tutto il territorio italiano. E gli effetti si sono visti, con tutti gli operatori concordi su un drastico calo delle presenze. Per ora, il prossimo appuntamento di venerdì non è in forse, il decreto di Conte del 9 marzo vieta gli assembramenti in luoghi pubblici, ma con i dovuti accorgimenti non mette lo stop all'attività dei mercati rionali. Tuttavia, come prevedibile, presenze in forte calo e molti banchi degli stalli ortofrutticoli avevano ancora in bella vista la maggior parte della mercanzia all'ora di pranzo, segno evidente che pochi erano stati i clienti. D'altra parte, la vita dei lavoratori va avanti anche nell'emergenza, e tra gli operatori emerge soddisfazione generale per la nuova sistemazione del mercato, che si accompagna però a richieste di piccole correzioni. Era ovvio, infatti, che il primo giorno in piazza Abis servisse agli operatori anche per valutare le esigenze legate alla nuova sistemazione. Esigenze che riguardano soprattutto la troppa esposizione al sole, l'assenza di allacci per la corrente e la disposizione degli stalli. «L'afflusso si è ridotto della metà – spiega Giorgio Dancardi, titolare di un banco ortofrutticolo – ma se devo essere sincero mi aspettavo anche meno clienti. Comunque meglio eccedere in prudenza. Per quel che riguarda la piazza, ci troviamo bene: è molto bella. Forse siamo un po' troppo esposti alle intemperie e molti clienti si sono lamentati per il caldo». Un'altra commerciante, Irene Sanna, conferma: «Poco afflusso. Abbiamo fornito i guanti ai clienti e noi abbiamo lavorato con le mascherine». Anche lei sottolinea il problema del sole: «La piazza è molto bella, ma c'è troppa luce. In estate bisognerà trovare un rimedio, o la situazione diventerà insostenibile». Giustino Sanna, che ha un banco frigo di salumi e formaggi, non si discosta: «Purtroppo abbiamo avuto pochi clienti oggi, suppongo proprio a causa del coronavirus. La piazza mi piace molto, ma bisogna organizzare meglio i posteggi. Sono tutti occupati, e quindi non ci sono vie di fuga: se uno deve andare via prima, non può farlo perché bloccato dagli altri camion. Inoltre, non sarebbe stato male se avessero predisposto gli attacchi per acqua e corrente, come accade in molti mercati italiani, soprattutto considerando che molti lavorano con il banco frigo». Sergio è uno degli operatori che trattano vestiti, un settore che probabilmente subirà un contraccolpo ancora maggiore rispetto a quello degli alimentari: «Pochissimi clienti – racconta – non solo da noi, ma anche negli ortofrutta. Il mercato di Oristano attirava gente da tutto il circondario, e molti di quei clienti oggi non li abbiamo visti. Il posto è bello e mi piace molto: l'aspetto migliore è che tutto è concentrato mentre con la disposizione precedente il risultato era molto dispersivo».

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