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Illuminazione pubblica a Mari Ermi e Maimoni, finalmente

Illuminazione pubblica a Mari Ermi e Maimoni, finalmente

CABRAS. Finalmente arriva l’illuminazione pubblica nelle zone turistiche del paese. Un intervento che Cabras e i fruitori delle spiagge attendevano da tantotempo e che fa un deciso passo verso la sua...

12 marzo 2020
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CABRAS. Finalmente arriva l’illuminazione pubblica nelle zone turistiche del paese. Un intervento che Cabras e i fruitori delle spiagge attendevano da tantotempo e che fa un deciso passo verso la sua realizzazione. L’elettrificazione delle zone di Mari Ermi e Maimoni non sarà più un miraggio. Il finanziamento regionale per rendere concreto il sogno era stato ottenuto nel 2017: 850 mila euro per il miglioramento dell’accessibilità, della fruizione e dei servizi lungo la costa.

Nel prossimo consiglio comunale di domani la giunta presenterà le proposta di sdemanializzazione di alcuni tratti di strada vicinali che verranno ceduti all’Enel. Sarà la società di distribuzione dell’energia elettrica a creare un impianto per la trasmissione della linea nelle due località marine. A giovarne saranno non solo i privati, ma in particolar modo le attività, in primis i chioschi.

«Al momento – spiega il sindaco Andrea Abis – l’unica attività ad avere l’energia elettrica è il campeggio di Is Arutas. La linea sarà quindi diramata nelle aree retrostanti gli altre due litorali. Si tratta di un lavoro piuttosto complicato che prosegue la linea che abbiamo voluto mantenere sin dall’inizio – continua il primo cittadino – vogliamo attivare tutti gli interventi possibili sfruttando in pieno i finanziamenti che ci permettono di ampliare la gamma di servizi offerta al turista».

L’intento è quello di terminare i lavori di elettrificazione in pochi mesi per arrivare pronti all’imminente stagione estiva. Il finanziamento regionale prevedeva in toto anche ulteriori interventi di miglioria della zona del Sinis, in particolare il completamento della strada di accesso alla spiaggia di Maimoni, la realizzazione di passerelle e sistemi di attraversamento della duna e degli stagni retrodunali per agevolare il transito delle perone con difficoltà motorie. «Sono da includere ulteriori servizi ma attualmente stiamo ultimando lo studio progettuale. L’ufficio tecnico sta studiando delle proposte che valuteremo – spiega Abis – abbiamo variato le priorità rispetto al progetto che ci era stato presentato, ma ancora non abbiamo la fattibilità». Sicuramente saranno previsti i servizi igienici. «Sarebbe bello che le docce avessero il sistema integrato di fitodepurazione – aggiunge Abis – ma occorrerebbe un finanziamento ulteriore per la realizzazione di un impianto di questa portata»

Valentina Atzeni

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