La Nuova Sardegna

BARADILI. Una pizza come un mazzo di fiori. A Baradili, l’altra sera, in ogni casa ha bussato un fattorino con in mano un cartone dal contenuto caldo e dal profumo invitante: «Buonasera, questa è per voi, da parte del Comune». Appunto una pizza, anzi, le pizze sfornate dalla pizzeria che in questi giorni continua a lavorare solo con servizio a domicilio. La scelta non è stata casuale e non solo perché si tratta di un cibo che, secondo gli esperti, è capace di dare allegria. Protagonista indiscussa di tavolate in comitiva è una delle cose che al tempo del coronavirus non si può più fare.

A Baradili la pizza, assieme ai ravioli di ricotta, celebrati ogni estate da un’affolatissima sagra, è diventata negli anni quasi un piatto identitario, tanto che il paese ospita uno show cooking di respiro internazionale. Nel borgo della Marmilla, che con poco più di 80 abitanti è il Comune più piccolo della Sardegna, di pizzerie ce ne sono quattro che ovviamente lavorano soprattutto per i forestieri. Così il gesto di offrire una margherita a ogni famiglia, oltre ad aver fatto persino commuovere qualche destinatario, ha avuto l’effetto di creare un piccolo ristoro all’attività commerciale. «Non me lo aspettavo, davvero», racconta Louis Fregapane, musicista di origini liguri che da molti anni vive a Baradili e che ieri pomeriggio ha pubblicato anche un video di ringraziamento. «È stato un gesto di umanità troppo bello, che per qualche ora ha allentato la tensione che tutti stiamo vivendo in questo periodo di allerta sanitaria – dice ancora Fregapane –. Quando mi sono trovato davanti quel fattorino, con tanto di guanti e mascherina protettiva sul volto, è stata una grande emozione». La risposta del primo cittadino, Lino Zedda, è arrivata a stretto giro di social: «L’amministrazione ha il dovere di intervenire per alleviare la sofferenza della comunità e mai come in questo momento ce n’era più bisogno». (m.c)