pensioni
Poche file alle Poste super vigilate
Oggi si prosegue con la riscossione a scaglioni in vari uffici
27 marzo 2020
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ORISTANO. La pensione può attendere. Sembra il filo conduttore che ieri mattina ha mosso le coscienze di tanti pensionati, facendo rimanere a casa molti di loro, in particolare la maggioranza di quelli con l’iniziale del cognome in A o B, a cui spettava proprio ieri il turno per riscuotere la pensione. Intorno alle 8.30 infatti, orario in cui in periodi normali gli uffici sono già presi d’assalto con file anche fuori dall’ingresso, ieri mattina, nel patio antistante l’ufficio di via Mariano non c’erano clienti. Così come erano semivuoti, rispetto alle aspettative, gli altri uffici cittadini e quelli di popolosi centri della provincia.
Eppure la preparazione minuziosa alla battaglia, contro gli assembramenti di persone predisposta dall’azienda e messa in atto senza sbavature con le forze dell’ordine non sembra essere servita, se non per dare ulteriore tranquillità ai pochi clienti presenti. Polizia locale, guardia di finanza, vigilanti armati e protezione civile hanno presidiato le poste cittadine e molti uffici della provincia. Tra questi l’ufficio di Uras, è stato protagonista di una particolare vicenda. Intorno alle 9, un signore ha cercato di fare un prelievo allo sportello Postamat. Forse intendeva ritirare la pensione o semplicemente del denaro per spese di prima necessità. Lo sportello anziché erogare i soldi ha preso la carta. A nulla è servita la richiesta di assistenza. La carta ritirata era stata erogata da un altro istituto di credito e non era nominativa motivo per cui non gli è stata potuta restituire.
Intanto oggi è una nuova giornata di riscossione. Secondo il calendario predisposto da Poste Italiane potranno presentarsi agli sportelli i pensionati il cui cognome inizia con le lettere C eD per gli uffici che hanno apertura quotidiana; dalla A alla D per gli uffici che aprono il lunedì, mercoledì e venerdì. Domani invece sarà il turno delle lettere dalla E alla K per gli uffici con apertura quotidiana e dalla E alla O per gli uffici che di martedì, giovedì e sabato. Il resto delle riscossioni andrà fatto la prossima settimana.
Eppure la preparazione minuziosa alla battaglia, contro gli assembramenti di persone predisposta dall’azienda e messa in atto senza sbavature con le forze dell’ordine non sembra essere servita, se non per dare ulteriore tranquillità ai pochi clienti presenti. Polizia locale, guardia di finanza, vigilanti armati e protezione civile hanno presidiato le poste cittadine e molti uffici della provincia. Tra questi l’ufficio di Uras, è stato protagonista di una particolare vicenda. Intorno alle 9, un signore ha cercato di fare un prelievo allo sportello Postamat. Forse intendeva ritirare la pensione o semplicemente del denaro per spese di prima necessità. Lo sportello anziché erogare i soldi ha preso la carta. A nulla è servita la richiesta di assistenza. La carta ritirata era stata erogata da un altro istituto di credito e non era nominativa motivo per cui non gli è stata potuta restituire.
Intanto oggi è una nuova giornata di riscossione. Secondo il calendario predisposto da Poste Italiane potranno presentarsi agli sportelli i pensionati il cui cognome inizia con le lettere C eD per gli uffici che hanno apertura quotidiana; dalla A alla D per gli uffici che aprono il lunedì, mercoledì e venerdì. Domani invece sarà il turno delle lettere dalla E alla K per gli uffici con apertura quotidiana e dalla E alla O per gli uffici che di martedì, giovedì e sabato. Il resto delle riscossioni andrà fatto la prossima settimana.
