La Nuova Sardegna

Oristano

Coronavirus, cento dispositivi donati al reparto Covid di Oristano

Alcuni dei dispositivi donati (foto piero marongiu)
Alcuni dei dispositivi donati (foto piero marongiu)

Visiere protettive realizzate con stampanti 3D grazie all'impegno di tre persone

09 aprile 2020
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Oristano. Cento dispositivi di protezione individuali (DPI), consistenti in visiere/scudi protettivi sono stati donati questa mattina al neo costituito reparto Covid di Oristano Da Daniele Rocchi (poliziotto in servizio nella Questura di Oristano), Gemiliano Esu (infermiere e coordinatore del reparto di endoscopia dell’ospedale san martino di Oristano) e Andrea Zucca, esperto informatico dell’istituto Othoca di Oristano.

Gli importanti dispositivi, ideate e realizzati con stampanti in 3d grazie all’impegno di Rocchi, Esu e Zucca, sono solo i primi perché in lavorazione ce ne sono altri 700, che saranno donati, oltre che all’ospedale oristanese, alla Protezione Civile, ai volontari e subito dopo le festività pasquali agli ospedali di Cagliari, Nuoro e Saassari. Il materiale necessario perr la costruzione dei dispositivi è stato messo disposizione da Francesco Chiesa, titolare del locale Bricofer, mentre le stampe in 3d le sono state realizzate nell’Istituto Othoca, diretto da Franco Frongia, dai docenti Silvia Piredda, Stefano Mocci, Ignazio Peddis e Massimiliano Pia.

“Al momento ci sono circa 700 dispositivi analoghi in lavorazione - ha detto Daniele Rocchi -, e presto li doneremo ad altre strutture sanitarie e associazioni impegnate a contrastare la diffusione del virus. In questo momento particolare, le visiere protettive, potrebbero essere utili anche alle forze dell’ordine, anch’esse in prima linea contro il Coronavirus. Noi ci siamo ed insieme ce la faremo”. (pi.maro)

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